Sponsor nazista per guglie Duomo. La smentita | Tempi.it

prile 26, 2013 Redazione

Il quotidiano denuncia la presenza di uno sponsor filo-nazista per le guglie del cattedrale. La Veneranda Fabbrica risponde: «Donazione online» su un totale di 2 milioni raccolti.

guglie-duomo-franz-jpeg-crop_displayNeonazisti come sponsor impresentabili del Duomo di Milano? Gruppi di skinhead che finanziano i restauri delle guglie? No, semplicemente una «donazione online da 50 euro per la sottoscrizione del progetto collettivo Adotta una guglia, alla quale contribuiscono, attraverso la rete, centinaia di donatori dall’Italia e tutto il mondo» e che, finora, ha raccolto in totale 2 milioni di euro. Questa la risposta della Veneranda fabbrica del Duomo di Milano all’articolo di ieri, a firma di Paolo Berizzi, con cui La Repubblica si è stracciata le vesti, in occasione della festività civile del 25 aprile, per il contributo destinato dall’associazione di promozione culturale e sociale Lealtà Azione ai lavori di restauro del Duomo. Una donazione che, oltretutto, essendo stata fatta online, non poteva in alcun modo essere giudicata o filtrata dalla Veneranda.

ALLARME SON NAZISTI! L’articolo di Berizzi fa notare che il 22 marzo, più di una mese fa, con un attestato, la Veneranda fabbrica del Duomo di Milano ha certificato la collaborazione e «ringrazia l’associazione culturale Lealtà Azione per la donazione a favore dei restauri della Guglia di San Vittore del Duomo di Milano, e per aver aderito alla campagna “Adotta una guglia”». Lealtà Azione sarebbe, stando a quanto riferito da Repubblica, la sigla sotto cui in Lombardia si riuniscono gli skinhead e i neonazi più pericolosi. Lealtà Azione ha ricevuto, per la donazione, un riconoscimento che porta la firma del presidente della Veneranda, Angelo Caloia, fa presente Berizzi, e che campeggia sul sito di Adotta una guglia.
nazisti-duomoUn «attestato standard, ricevuto da tutti coloro che sostengono il progetto attraverso la rete», precisa la Veneranda, come deciso per tutti quei «soggetti che partecipano al sistema di donazioni online con piccoli importi (10, 20, 50 euro)», proprio come nel caso di Lealtà Azione. Il cui percorso, ovviamente, la Fabbrica «non può giudicare o filtrare», trattandosi di un iter uguale per tutti.

SCANDALISMO A BUON MERCATO. «L’adesione alla campagna in qualità di piccolo donatore – precisa ulteriormente la Veneranda – viene registrata sul solo portale della Fabbrica e non comporta in alcun modo l’incisione del proprio nome su una guglia del Duomo, riservata ai soli grandi donatori con atto e verifiche legali e notarili». Motivo ulteriore per cui la Veneranda, «respinge con fermezza ogni tentativo di inaccettabile strumentalizzazione come quello contenuto nell’articolo citato», che giudica «fuorviante per il lettore fin dal titolo».
«Scandalismo a buon mercato», scrive oggi Avvenire parlando di Repubblica. «È voglia di scandalismo, quella di chi denuncia la presenza di uno “sponsor filo-nazista per le guglie del Duomo”. Scandalismo a buon mercato se si considera che l’importo del contributo ricevuto ammonta all’iperbolica cifra di 50 euro». Mentre le donazioni finora ricevute già sfiorano i 2 milioni di euro. «È evidente  che chiunque può offrire il proprio contributo via web, collegandosi al portale». Ed è «altrettanto evidente che la Fabbrica non può esigere il pedegree dei donatori. Dov’è dunque il misfatto?» A questo Repubblica non ha risposto. Così come si è dimenticata di scrivere “l’iperbolica cifra” del presunto sponsor: 50 euro appunto.

Fonte: Sponsor nazista per guglie Duomo. La smentita | Tempi.it.

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