Tra sport e fede: Falcao, Mario Ancic e le origini religiose del Celtic | UCCR

L’ultima volta che si era parlato, in questa sede, di Fede e Sport lo si era fatto a proposito delle Olimpiadi di Londra 2012, durante le quali abbiamo avuto testimonianza di una “ribellione” di un buon numero di sportivi al divieto britannico di esporre simboli religiosi durante i giochi.

Ci giunge ora la notizia di un sondaggio, condotto da “Grey Matter Research and Consulting secondo cui gli americani sarebbero di opinioni molto diverse rispetto a quelle del governo inglese: risulta che il 49% di essi, infatti, vede favorevolmente la pubblica espressione di fede degli atleti, mentre il 32% dichiara di non curarsene e solo il restante 19% afferma di averne una visione negativa.

 

Il sondaggio ha preso in esame l’opinione di più di 1000 americani adulti e l’uso degli atleti di pregare dopo i giochi, parlare di fede durante le interviste, fare segni religiosi (come il segno della croce prima di entrare in campo, per intendersi). Una percentuale ancora maggiore (il 55%), inoltre, vede positivamente la condivisione di momenti di preghiera da parte di squadre diverse alla fine delle partite, mentre meno approvati sono gli atteggiamenti che suggerirebbero il supporto della divinità nella vittoria del singolo o della squadra.

Cliccare sul link per continuare a leggere: Tra sport e fede: Falcao, Mario Ancic e le origini religiose del Celtic | UCCR.

Print Friendly, PDF & Email
Questa voce è stata pubblicata in Europa. Contrassegna il permalink.

I commenti sono chiusi.