Ucciso un copto nel Sinai. Cristiani sempre nel mirino

lunedì 15 gennaio 2018

Egitto

L’Osservatore Romano

Nuove violenze contro i cristiani copti, la minoranza egiziana già colpita più volte dai jihadisti del cosiddetto stato islamico (Is). Ieri uomini armati hanno ucciso un cristiano nel nord della penisola del Sinai: lo hanno reso noto funzionari della sicurezza egiziana. L’uomo, Bassem Attallah, di 35 anni, è stato attaccato da tre «uomini mascherati» come ha detto un ufficiale egiziano, che ha preferito mantenere l’anonimato, all’agenzia Ap.
L’attentato non è stato ancora rivendicato, ma gli inquirenti puntano il dito contro gli uomini dell’Is. E infatti la modalità dell’attacco è quella propria dell’organizzazione di Al Baghdadi da sempre molto attiva nella regione del Sinai.
L’organizzazione terroristica ha ucciso oltre cento cristiani in Egitto dal dicembre del 2016. Gli ultimi gravi attacchi sono avvenuti lo scorso dicembre e hanno colpito la comunità copta della città di Helwan, a sud del Cairo. Nell’assalto alla chiesa furono uccise dieci persone tra cui agenti di sicurezza e un sorvegliante privato, secondo quanto riferisce il ministero della sanità egiziano. Altri attacchi di minore entità sono stati segnalati nelle ultime settimane. «La battaglia contro la violenza e il terrorismo si fa con il dialogo» aveva dichiarato il patriarca copto ortodosso Tawadros II, ricordando le vittime dell’attacco al Cairo.
L’Osservatore Romano, 15-16 gennaio 2018

Sorgente: Il Sismografo

Print Friendly, PDF & Email
Questa voce è stata pubblicata in Africa e Medio Oriente. Contrassegna il permalink.

I commenti sono chiusi.