Un fiasco il film su Eluana: Bellocchio se la prende (ancora) con i cattolici | UCCR

L’ultimo film del militante radicale ed ex comunista maoista Marco Bellocchio è intitolato “La Bella addormentata” ed è ispirato alla triste vicenda di Eluana Englaro. Il regista, come abbiamo già avuto modo di far notare, ha approfittato per incrementare la confusionesulla vicenda, presentando una donna in stato vegetativo con gli occhi sbarrati e attaccata ad una macchina che la tiene in vita, costretta in questo stato da una madre isterica e cattolicissima. Nulla di più falso.

Eluana respirava autonomamente, nessuna macchina la teneva in vita, ed era costantemente circondata dall’amore di medici e suore che l’hanno curata e accudita per quindici anni. E’ stato il padre, Beppino Englaro, ad averla portata nella clinica, e alla fine ha pensato di ringraziare affermando: «me l’hanno violentata per 15 anni!». Un genitore tanto amorevole che, secondo quanto risulta dalle cronachemanco si trovava a Udine il giorno della sua soppressione. Eluana era tanto attaccata a Beppino che i medici di Sondrio hanno verificato che se a stimolarla era la madre, la donna sembrava «rispondere», obbediva cioè «a ordini semplici». Una notte, hanno appuntato, ha perfino pronunciato più volte e in modo inconfondibile la parola «mamma».  D’altra parte è ormai dimostrato che gli stati vegetativi «hanno ancora una forma di coscienza di sé stessi, oltre ad una certa coscienza del mondo esterno», come hanno rivelato anche i numerosi “risvegliati” (anche qui).

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