Un prete copto che parla arabo nella segreteria di Francesco – Vatican Insider

Dopo la promozione di monsignor Xuereb a segretario per l’Economia, un nuovo collaboratore per Francesco: l’officiale della Segreteria di Stato Yoannis Lahzi Gaid

Andrea Tornielli

Papa Francesco ha un nuovo segretario che parla arabo. Si chiama Yoannis Lahzi Gaid, classe 1975, è nato al Cairo, è un sacerdote di rito copto cattolico, terzo di otto fratelli. Entra da questi giorni a far parte della segreteria particolare del Pontefice, affiancando l’argentino don Fabián Pedacchio, dopo la promozione a numero due del nuovo «ministero delle Finanze» vaticano di Alfred Xuereb, il segretario maltese che Francesco aveva «ereditato» da Papa Ratzinger.
Padre Yoannis, attualmente impiegato nell’ufficio onorificenze alla prima sezione della Segreteria di Stato, collaborava già con il Papa: gli ha fatto da interprete con le delegazioni e i capi di Stato di lingua araba – era al suo fianco durante l’incontro con il presidente dell’autorità palestinese Abu Mazen – e ha letto abitualmente il vangelo e la catechesi in arabo durante le udienze generali del mercoledì.
Il nuovo segretario di Francesco ha un profilo twitter e oltre alla sua lingua madre, parla l’italiano, il francese e l’inglese. Dopo aver frequentato il seminario copto cattolico al Cairo ha studiato  a Roma, al Pontificio Istituto Orientale, dove ha ottenuto il dottorato in Diritto canonico orientale.

Ha svolto attività pastorale in una parrocchia di Latina (è stato viceparroco nella chiesa di Santa Domitilla) quindi ha frequentato l’Accademia ecclesiastica e nel 2007 è entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede. Le sue prime destinazioni sono state in Africa, in Congo e in Gabon. Quindi ha lavorato nelle nunziature di Bagdad (Irak) e Amman (Giordania), come incaricato d’affari, prima di rientrare, poco più di tre anni fa, nella Segreteria di Stato vaticana. Risale al 2011 l’iniziativa personale di una sua lettera aperta all’Imam di Al Azhar, nella quale raccontava le sofferenze delle comunità cristiane all’indomani degli attentati terroristici contro le comunità copte ortodosse di Alessandria d’Egitto.
Da quando è rientrato in Vaticano, Yoannis Lahzi Gaid risiede nella Casa Santa Marta. E qui ha avuto modo di conoscere Papa Francesco. È la prima volta che il vescovo di Roma prende nella sua segreteria particolare un sacerdote di un rito cattolico orientale di lingua madre araba. Decisione indica l’attenzione per il Medio Oriente, per il dialogo con il mondo arabo e musulmano, e anche una particolare vicinanza alle comunità cristiane orientali che in molti casi vivono situazioni di difficoltà. È anche significativo che il nuovo collaboratore di Bergoglio arrivi dal servizio diplomatico vaticano.
Per il momento – come già accade per l’altro segretario, don Fabián Pedacchio, il quale continua a prestare il suo servizio presso la Congregazione dei vescovi – anche Lahzi Gaid  proseguirà la sua attività in Segreteria di Stato. In quell’ufficio onorificenze ha visto diminuire il carico di lavoro con Francesco, che com’è noto, ha abolito la concessione del titolo di «monsignore» ai preti con meno di 65 anni. Non si deve poi dimenticare  che il modello di segretario per Papa Bergoglio è una figura quasi invisibile, che non lo accompagna in pubblico.

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