Un’assistente materna licienzata per avere rifiutato di togliere il suo velo

Licenziata dal suo municipio per avere rifiutato di togliere il suo velo, è la disavventura arrivata a Leila, un’assistente materna di 38 anni.
Dipendente del municipio di Limoges, Leila si è stata licienzata per una sola ragione: il suo velo.
Assistente materna presso l’asilo, che esercita di solito a domicilio. Si è vista notificato il suo licenziamento, per mancanza professionale, a causa del suo rifiuto di togliere il suo velo al lavoro.
Leila dichiara “io metto soltanto il velo quando ci sono uomini che vengono a casa, o quando devo andare all’asilo.
Il municipio dichiara per la sua difesa “noi l’abbiamo ricevuta più volte, gli abbiamo spiegato che rischiava di perdere il suo lavoro e che quando si esercita in un servizio pubblico, si è costretti ad un dovere di neutralità„.
Il 17 gennaio scorso, un progetto di legge è stato votato al senato, che impone alle assistenti materne un obbligo “di neutralità religiosa„, “in mancanza di stipulazione contraria iscritta nel contratto che lo lega al privato datore di lavoro, l’assistente materna è sottoposta ad un obbligo di neutralità in materia religiosa nel corso della sua attività d’accoglienza di bambini. „ (Articolo L. 2324-1, II).

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