Usa: marcia indietro sulle spese per la contraccezione

L’amministrazione di Barack Obama propone una via di uscita per le associazioni religiose

Redazione

Passo indietro dell’amministrazione Obama sul fronte della copertura medica per il controllo delle nascite. Dopo oltre un anno di scontro frontale con le gerarchie cattoliche, il governo americano ha deciso che concederà la possibilità alle associazioni no-profit religiose di offrire polizze che non coprano le spese per la contraccezione. In quel caso toccherà a una terza organizzazione fornire questo tipo di assistenza.

Da mesi i gruppi religiosi hanno contestato la Casa Bianca, anche a colpi di denunce legali, oltre 40, sostenendo che le regole sull’obbligo di `copertura´ medica dei metodi anticoncezionali coartava le loro convinzioni di fede.

E oggi il ministero della Salute ha messi sul piatto una nuova proposta di compromesso, in modo da trovare un punto di equilibrio tra la salvaguardia gratuita della salute delle donne e la tutela della sensibilità di chi, per motivi religiosi, si oppone alla copertura gratuita degli anticoncezionali. «Vogliamo assicurare che il controllo delle nascite non gravi sulle tasche delle donne, ma anche rispettare le preoccupazioni dei gruppi religiosi», ha detto il ministro Kathleen Sebelius.

A questo punto, bisognerà vedere se le organizzazioni cattoliche accetteranno il nuovo approccio. E questo dipenderà dai dettagli tecnici sui costi dell’operazione, che al momento, come scrive il New York Times, appaiono piuttosto ambigui.

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