Le telecamere, poste nell’area un po’ ovunque suggeriscono persone incappucciate che al termine del loro saccheggio, sostenuti da un fare baldanzoso e tanta euforia, si esibiscono in auto con scorazzate qua e là, per poi sfrecciare via a gran velocità.
Questi crimini, per le particolari modalità con cui sono stati commessi, i bersagli scelti per le loro azioni di distruzione e saccheggio, il cappuccio in testa, usato anche in piena estate, inducono a ritenere che si tratti azioni di matrice terroristica, con una sua premeditazione ed una organizzazione; è da prendere in considerazione anche l’ipotesi che dietro agli esecutori vi possano essere dei mandanti.
Tutto fa presupporre ad una forma persecutoria di matrice anticristiana e per questo nessuna ipotesi è da escludersi. Si tratta ora solo di aspettare il verdetto di chi, per professione e competenza si sta occupando del caso (Carabinieri e la Polizia Municiapale).
Infine, colgo l’occasione per rivolgere un’appello a Mons. Ghizzoni, affinchè si possa organizzareal più presto un dibattito pubblico che coinvolga le istituzioni, il clero e forze di polizia, per affrontare questo serio problema chiamato con il nome di “Cristianofobia”.
Fonte: Ravennanotizie.it – Benzoni LpRa: “Vandalismo, sacrilegio o terrorismo anticristiano?”.