Veneto. Gender a scuola. La lettera di papa Francesco | Tempi.it

ottobre 28, 2014Redazione

Il Pontefice ha mandato un messaggio all’esponente regionale che ha fatto approvare una mozione per la festa della famiglia tradizionale e contro le diffusione degli opuscoli dell’Oms

Risposta-papa-formato-immagine«Sua Santità desidera manifestarle viva gratitudine per il premuroso gesto e per i sentimenti di venerazione e affetto che lo hanno suggerito e chiede di perseverare nell’impegno a favore della persona umana, per l’adeguata tutela dei valori tradizionali e per il riconoscimento del proprio diritto all’educazione dei figli, secondo i valori cristiani». Questo il testo del messaggio che, tramite monsignor Peter Wells, papa Francesco ha fatto recapitare il 14 ottobre a Arianna Lazzarini, consigliera regionale (Lega Nord) in Veneto.

LA MOZIONE. Lazzarini è da tempo sulle barricate per essere riuscita a far approvare (31 voti a favore e 21 contrari) una mozione, come quella lombarda, che impegna la Giunta a individuare una data per celebrare «la festa della famiglia, fondata sull’unione tra un uomo e una donna». Un gesto simbolico, ha spiegato in alcune interviste, «ma importante per i nostri valori, e il riconoscimento giuntomi non solo dal Santo Padre, ma anche da moltissimi genitori e associazioni, è il miglior ringraziamento possibile». Il consigliere, infatti, ha voluto informare il Pontefice del suo operato, spiegando anche le sue preoccupazione per il diffondersi delle teorie gender, veicolate attraverso il Documento standard per l’educazione sessuale nelle scuole, promosso dall’Oms e adottato dall’Unar. Un documento che, ha spiegato l’esponente leghista propaganda «fin dall’asilo nido concetti come la masturbazione infantile precoce, il contatto fisico come espressione d’amore, il “gioco del dottore”, il diritto di esplorare le libertà di genere, l’abuso e la violenza sessuale, il sesso nei media, l’autostimolazione».

«RAZZISTA E OMOFOBA». Francesco, dunque, ha risposto alla sollecitazione di Lazzarini. «Questa missiva di papa Francesco – spiega – mi rafforza nei miei obiettivi futuri e certifica la bontà di quelli appena condotti a termine». In un’intervista a Radio Vaticana, Lazzarini racconta le difficoltà della sua azione politica:  «Sì, diciamo che è stato un mese abbastanza difficile, un po’ complicato. Io, in prima persona sono stata attaccata e definita razzista, omofoba e quant’altro… Quasi quasi dovrei sentirmi in colpa per aver portato una mozione di questo genere dove, di fatto, la famiglia viene definita tale in quanto composta da uomo e donna, che insieme crescono i propri figli seguendo i valori naturali su cui si fondano la nostra società e la nostra identità».

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