Via la pasta Barilla dalle scuole di Venezia | Da Porta Sant’AnnaDa Porta Sant’Anna

Via la pasta Barilla dalle scuole di Venezia, perché la famiglia degli spot pubblicitari non rispetta la realtà italiana e soprattutto offende le famiglie che non sono “così”. Lo stop all’acquisto della pasta Barilla per le mense delle scuole è quanto ha richiesto Sebastiano Bonzioe dovrà ora passare al vaglio della stessa Tiziana Agostini, l’assessore che già stava valutando la possibilità di modificare le intestazioni dei moduli scolastici, con la dicitura “genitore 1” genitore 2” per non offendere le coppie omosessuali. Ecco quanto sostiene Bonzio, almeno secondo quanto da lui presentato in un’interrogazione: “Prendendo atto del diritto dell’azienda del signor Barilla ad orientare la commercializzazione dei propri prodotti verso le quote di mercato che ritiene più attraenti, non si può trascurare come, dall’altra parte, stia in capo al consumatore il diritto di scegliere tra la ampia scelta di prodotti disponibili nel mercato in base ai propri gusti e ai propri orientamenti culturali, politici, etici o quant’altro. Tale diritto diviene un dovere in capo ad una amministrazione pubblica come il Comune di Venezia che voglia garantire dei servizi nel rispetto dei princìpi contenuti nelle fonti normative citate in premessa.

 

Sono dati di fatto la progressiva, inarrestabile, poliedricità che sempre più viene ad assumere il concetto di famiglia nella nostra società e le concrete implicazioni che ciò comporta nella vita quotidiana dei cittadini, in primis i minori i cui diritti vanno tutelati senza esitazione alcuna. Anche seguendo il consiglio del signor Guido Barilla, cui non vorremmo dispiacere servendo la sua pasta a bambini inclusi in nuclei famigliari non siano di suo gradimento, sarebbe opportuno verificare la necessità di rivolgersi ad altra realtà produttiva per individuarne una maggiormente rispettosa e in sintonia con la reale composizione della variegata società italiana del 2013”. Bonzio sostiene che è il consumatore quello che ha il diritto di scegliere, ma sembra proprio che questo non valga per i genitori dei bambini delle scuole veneziane, a cui viene negata la scelta del prodotto, in quanto è il Comune a scegliere per loro.

 

(Fonte: www.qelsi.it)

 

Fonte: Via la pasta Barilla dalle scuole di Venezia | Da Porta Sant’AnnaDa Porta Sant’Anna.

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