VIETATE LE LODI MATTUTINE A SCUOLA. CRISTIANOFOBIA A TRENTO – SECOLO TRENTINO

Nell’avvicinamento alla festa del santo Natale il rispetto verso differenti sensibilità religiose – riferiscono le cronache – ha condotto, specialmente in ambito scolastico, ad esiti grotteschi quali il divieto di recite natalizie e, talvolta, dell’allestimento stesso del presepe; perché non tutti, si dice, oggi sono cristiani. Quando però si tratta di tutelare la sensibilità religiosa cristiana, l’attenzione ed il rispetto che si cerca di riservare ad altre confessioni vengono paradossalmente meno fino a generare il sospetto che il sentimento che anima taluni atteggiamenti non sia di tolleranza né sana laicità, bensì di ostile laicismo.

Una recente testimonianza in questo senso arriva da Trento, precisamente dal Liceo scientifico statale Galilei, dove da decenni agli studenti ed ai docenti interessati era ogni mattina riservata un’aula per la recita delle lodi mattutine, pochi minuti di preghiera e raccoglimento che potevano tenersi all’interno dell’Istituto; quest’abitudine che durava da tempo e che mai, in alcun modo, aveva sollevato problemi non implicando obblighi e non procurando disturbo, è stata però formalmente abolita con un pronunciamento del Consiglio d’Istituto, che giovedì scorso ha votato per negare, d’ora in avanti, quello spazio di preghiera.

La ragione che di punto in bianco ha portato a sopprimere la possibilità della recita delle lodi – abitudine, giova rammentarlo, che ex studenti del Liceo Galilei di Trento ricordano già decenni or sono – pare sia la tutela della laicità scolastica. Motivazione singolare in ragione non solo del fatto che in quell’Istituto la preghiera mattutina era una tradizione pur trattandosi di struttura statale, ma anche perché sarebbe da capire che fastidio potevano mai arrecare pochi minuti di preghiera prima dell’inizio delle lezioni. Morale della favola: gli studenti ed i professori affezionati alle lodi – circa una ventina – dovranno cercarsi un altro posto oppure cambiare abitudini.

E pazienza se mancano pochi giorni a Natale – che, piaccia o meno ai sedicenti guardiani della laicità, rimane appuntamento cristiano – e se siamo in inverno. E pazienza anche se alla grande esaltazione del rispetto verso le altre religioni corrisponde, svelando l’ipocrisia che innerva il politically correct, un atteggiamento di fastidio verso il Cristianesimo. L’importante è che gli alunni ed i docenti del Liceo Galilei di Trento, da domani, se ne vadano altrove a recitare la loro preghiera mattutina. E una volta iniziate le lezioni si guardino bene, capitasse il discorso, dal dichiararsi cattolici: non sia mai che a qualche mente illuminata venga in mente di chiedere all’Istituto, dopo le lodi, di espellere anche loro.

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