Conferenza del Card. Béchara Boutros RAI all’ Institut Catholique Paris – 10 aprile 2013, all’interno del Convegno : « Christ et César, quelle parole publique des Eglises ? »
fonte: Ora Pro Siria
“Da un lato, la primavera araba è una rivolta reale contro sistemi totalitari. Pertanto, dei gruppi che sono stati precedentemente emarginati o perseguitati hanno potuto emergere a favore di un certo pluralismo democratico e cercano di lavorare in modo più efficace per una libertà di cittadinanza equa e rispettosa, e il diritto alla differenza. Il diritto dei popoli di decidere da soli il proprio destino trova così la sua prospettiva.. D’altro lato, più oscuro, il crollo dei sistemi totalitari ha aperto la strada all’estremismo islamico a volte con la scusa di adozione della democrazia e riforme politiche. Ma in realtà è l’anarchia, il caos, la violenza, il terrorismo e la guerra. In Siria non si riesce più a comprendere lo scopo della violenza e della guerra tra i belligeranti. Noi vediamo solo le stragi, la distruzione e l’emigrazione dei cittadini. Gli Stati di Oriente e Occidente non fanno che fomentare la guerra senza alcun appello alle parti in conflitto a favore della pace, del dialogo e dei negoziati. Noi sosteniamo che la riforma politica e la democrazia deve essere opera delle popolazioni interessate, secondo le loro aspirazioni. In questi paesi, la maggioranza cosiddetta ”silenziosa” deve essere in grado di esprimersi liberamente. La moderazione è una necessità.