VIETNAM – Cervellera: la madre che si brucia per la figlia cristiana? Colpa del regime comunista

Una donna, Dang Thi Kim Kieng, si è uccisa dandosi fuoco per protestare contro la detenzione della figlia. E’ successo a Bac Lieu, provincia meridionale del Vietnam: la donna ha scelto un posto significativo, gli uffici governativi, per dare risalto al suo gesto. La figlia, Maria Ta Phong Tan, una ex poliziotta piuttosto nota nel suo Paese, convertitasi alla fede cattolica in età adulta, è stata arrestata con le accuse di attività sovversiva e scritti infamanti nei confronti del governo. Accusa che nel Paese sottoposto a un repressivo regime comunista, scatta molto facilmente: adesso rischia fino a vent’anni di carcere. Padre Bernardo Cervellera, contattato da Ilsussidiario.net, descrive questo fatto come un esempio emblematico dell’asfissiante controllo che il regime mantiene sulla popolazione: “In un Paese dove vige la censura su qualunque cosa si scriva, su qualunque critica – anche quella più benevola nei cofronti del partito -, ci troviamo chiaramente in presenza di una forma di governo dittatoriale. Un regime che non vuole assolutamente trovarsi di fronte a qualcuno che gli dica che ha sbagliato”.

Cervellera, come è la situazione della Chiesa in Vietnam? Si può forse fare un paragone con la situazione cinese?

No, è una situazione leggermente migliore.

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