ZENIT – Anche le chiese orientali sono protagoniste della Nuova Evangelizzazione

Al Sinodo il Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali invita a superare le divisioni

del Card. Leonardo Sandri

CITTA’ DEL VATICANO, mercoledì, 17 ottobre 2012 (ZENIT.org) – Riportiamo di seguito l’intervento di S. Em. R. Card. Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, alla dodicesima Congregazione Generale del Sinodo dei Vescovi (15 ottobre 2012).

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Facendo riferimento ai nn° 74 e 75 dell’Instrumentum Laboris, desidero ringraziare di cuore il Santo Padre per avere introdotto le Chiese Orientali Cattoliche al Sinodo sulla Nuova Evangelizzazione col dono della Esortazione Apostolica Ecclesia in Medio Oriente e con l’indimenticabile visita in Libano. Questo Documento si apre richiamando in tutta la loro attualità i quattro pilastri sui quali la Chiesa, fin dalle origini, si fonda (Atti 2,42): l’annuncio della parola, il servizio della carità, l’Eucaristia e l’insieme dei sacramenti, la preghiera personale e comunitaria (n° 5).
Il binomio “comunione e testimonianza”, che guidò il Sinodo per il Medio Oriente e costituisce ora la priorità ecclesiale, trae forza dai quattro pilastri citati: essi valgono anche nel presente Sinodo, essendo imprescindibili ad ogni azione evangelizzatrice. Le Chiese Orientali sono riconosciute come “testimoni viventi delle origini” dal Concilio stesso (cfr. OE 1). Il beato Giovanni Paolo II le ha presentate come secondo polmone dell’unico Corpo di Cristo e Papa Benedetto le ha segnalate come portatrici dell’autenticità cristiana per la Chiesa intera, la quale guarda con sicurezza al futuro solo se rimane ancorata a ciò che è “fin dal principio” (Gv 1).

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