ZENIT – Duecento milioni di cristiani minacciati

Un saggio di Rupert Shortt descrive la dinamica delle persecuzioni

di padre John Flynn LC

ROMA, lunedì, 26 novembre 2012 (ZENIT.org) – Sempre più cristiani vivono sotto la minaccia di altri gruppi religiosi. Lo afferma il giornalista Rupert Shortt in un suo recente libro.

 

Shortt, che è editorialista di temi religiosi sul Times Literay Supplement e autore di numerosi libri sulle medesime tematiche, ha recentemente pubblicato il suo ultimo saggio Christianophobia (Random House).

 

Ben prima degli attacchi terroristici dell’11 settembre, molte comunità cristiane erano già vittime dell’intolleranza, afferma l’autore nell’introduzione, e nell’ultimo decennio il problema è drammaticamente degenerato.

 

“Questo team dovrebbe essere un argomento di politica estera di primo piano per parecchi governi del mondo”, scrive Shortt.

 

Lo studioso mette in luce le numerose difficoltà affrontate dai cristiani in vari paesi a maggioranza musulmana. Coloro che si convertono al Cristianesimo in tali paesi, vanno incontro a dure punizioni e c’è anche il serio rischio che le Chiese cristiane possano sparire dalle terre bibliche del Medio Oriente.

 

Shortt cita poi un indagine condotta nel 2008 da Freedom House, che dimostra che, se qualche paese musulmano libero esiste davvero, come ad esempio il Senegal, si tratta di eccezioni.

 

“C’è un problema con l’Islam o qualcosa di simile?”, si è domandato Shortt. Ci sono elementi dell’Islam che giustificano davvero la violenza, ma l’autore ha anche ritenuto che riportare citazioni selettive dal Corano non dimostra un granché.

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