20 dicembre 2013 : ” Giornata dell’handicappato mentale “. Viene ricordata e valutata questa Giornata in questa Torre di Babele, in questo “mare” di silenzi, di disinteresse, di litigiosità?

Come ogni anno si celebra la “ Giornata dell’handicappato mentale” voluta dall’ONU il 20 dicembre 1971, che oggi 2013 nella 42° ricorrenza della sua Dichiarazione “ Tutela per i diritti dell’handicappato mentale”, ribadisce che “l’handicappato mentale deve godere in tutta la misura possibile degli stessi diritti degli altri esseri umani “.

 

Una “norma” che quantifica i diritti di tutto il mondo della sofferenza psichica, che deve godere degli stessi vantaggi comuni, segno civile di rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo, oggi dicembre 2013 poco valutati.

 

La patologia mentale colpisce a vari livelli dalla depressione alla schizofrenia grave, ma geme sotto le ceneri del silenzio e dell’indifferenza più assoluta. Colpisce circa il 20% della popolazione, il 16% da varie forme di disagio mentale ed il 4% di disordini mentali, in maniera sempre più crescente in persone di età diversa, specie i giovani ed anche gli adolescenti .Petizione 2013

 

Se aumentano le richieste di assistenza, per converso restano molte le persone con disturbi psichici che non si avvicinano alle cure a causa di una certa riservatezza popolare che “ pesa” sulla malattia mentale .

 

La situazione è assai grave, specie quella che di fronte ai disagi dei cittadini ed alle sofferenze delle persone disabili, soprattutto quelle affette da disturbi psichici, assistiamo a tentativi di legalizzare l’eutanasia, che non abbiamo alcuna esitazione a definire “ mascherata” una omissione di soccorso fuori dall’Ordinamento Giuridico, o l’aborto selettivo per “liquidare” i nascituri imperfetti, la sterilizzazione per “frenare” la diffusione di handicap genetici, tutti “ elementi” che offendono la dignità della persona. budget del ricoverato

 

Spesso e volentieri gli animali ( più conosco gli uomini e più amo gli animali ! ) vengono posti sopra ogni “ cosa ” e non viene riconosciuta quella umanità sofferente, quell’essere umano colpito fisicamente nel corpo o nella psiche

( cfr. SIR 22.11.2012 ), tutti che dovrebbero essere in cima alle buone regole civili !  

 

Nelle famiglie spesso avvengono drammi quando sfociano patologie degenerative, elementi di vera disgregazione.

 

La famiglia in queste condizioni deve sperare nella risoluzione di questo grave ed urgente disagio sociale che crea emarginazione, che costituisce perfetta solitudine e resta, pilastro della società, quella che ancora oggi è salda e di continuazione tradizionale indirizzata contro ogni forma di vita sociale e non in favore di nuove modalità dell’essere famiglia.

 

Finora dalle Istituzioni non sentiamo “declamare” propositi, prospetti, proponimenti verso quei valori etici che il Magistero della Chiesa Cattolica insegna, né si sentono enunciazioni di programmi che la Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica pone come fondamento di bene comune .

 

E’ fortemente necessario che le Istituzioni non dimentichino che le ingiustizie sociali hanno spesso originato eversioni da precisi codici etici e culturali, prioritario e necessario in questi n/s bui e tristi tempi, che diano una forte testimonianza del valore della famiglia, specie quella dove insiste un disabile fisico o handicappato psichico, dimostrando di valutare la realtà viva e valorizzare la dignità di ogni componente .

 

Che si debba celebrare la 22° ”Giornata dell’handicappato mentale è una motivazione degna di ogni considerazione, ma sperare che si possa aprire uno spiraglio di mutamento nell’attuale situazione italiana è forse utopia, perché è un continuo naufragare in questo mare del silenzio, del disinteresse, delle litigiosità delle Istituzioni.

 

E con le sagge parole del Beato Giovanni Paolo II° : ” Andiamo avanti con speranza !

 

Previte

 

http://digilander.libero.it/cristianiperservire

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