A Carrara allestito presepe “alternativo” | Corrispondenza romana

(di Alfredo de Matteo) A Carrara, davanti allo splendido Duomo di Sant’Andrea, un gruppo di pseudo artisti ha allestito, in una tenda, un presepe alternativo dove il bambino Gesù, è uno orrendo scheletrino  in resina bianca. Gli altri componenti del Presepe, la Vergine Maria, san Giuseppe, il bue e l’asinello sono rappresentati da quattro bidoni di metallo. All’interno della tenda dove è stato allestito lo squallido presepe sono riprodotti canti natalizi e, in contrapposizione, suoni di guerra con spari di mitragliatrice, scoppi di bombe, ecc. Tale “opera” sarebbe dedicata ad una trentunenne ucraina incinta di otto mesi trovata morta di stenti in una baracca di periferia a Carrara nel febbraio scorso.

Secondo uno degli autori il presepe racconta una storia di sofferenza, in cui il Bambinello riproduce le fattezze di un bambino siriano ricavate da una foto scattata in uno scenario di guerra; in tal modo, gli organizzatori hanno voluto sottolineare le sofferenze che affliggono gran parte delle persone sparse nel mondo proprio nel momento del Natale in cui si è “buoni”. Non è un Gesù che nascendo, illumina il mondo, ma un Gesù morto, incapace di redimere l’umanità.

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