A margine di quanto è accaduto a Serramanna in provincia di Cagliari . Ora è in gioco la sicurezza dei cittadini !

Ormai è ritenuta “prassi” consolidata, aberrante “moda”, incivile “metodologia” ritenere e concedere, nelle persone psichicamente instabili la facoltà di “licenza di uccidere”, ma assai meno lo è per tutti i cittadini che non vogliono subire queste infauste conseguenze !

Ancora una volta la rituale “mattanza” si ripete, come quanto è avvenuto a Serramanna in provincia di Cagliari dove con un rabbioso atto di follia, tale Anthony Musca di anni 20 pare in cura per disturbi mentali, ha aggredito la propria nonna, tale Maria Santoro di anni 65 invalida, con 24 coltellate all’addome ed alla schiena massacrandola.

Questo “fattaccio” non ultimo di una lunga serie di “film dell’orrore”, ribadisce la necessità di una urgente integrazione legislativa sullo “status” del malato mentale, che una legge ( la 180 e 833 del 1978) ha chiuso i “manicomi” e con la sua applicazione e la mancata riforma che dura da ben 35 anni, ha cosparso la strada di morti e violenze spesso inaudite !

La inadeguatezza della normativa esistente, la cui defezione la constatiamo quasi giornalmente, necessita di quella invocata legislazione adeguata ed efficace che una “burocratica lentezza” che dura, ripeto, da ben 35 anni ed una perfida noncuranza, impedisce il rispetto della dignità del malato, dei suoi legali diritti e della sicurezza di tutti i cittadini..

Non servono parole altisonanti ! Chi di dovere se ne faccia carico e se ne assuma le responsabilità !

L’Apostolo Paolo dice : ” La carità è la corona delle virtù cristiane e l’Apostolo Giovanni chiarisce che la pietra di paragone della vera carità è la praticità e la concretezza, perciò esorta ” Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità” (1 Gv 3,18).

Mi si dica per favore, noi cristiani, specie i cattolici, osserviamo quanto ” consigliano” gli Apostoli ?

Siamo un ‘Associazione “libera” che non ha né chiede contributi a nessuno, ma abbiamo la convinzione, interpretando l’opinione pubblica, che nessuno deve rimanere insensibile di fronte di queste vicissitudini che offendono la civiltà e l’etica di un popolo là dove riscontriamo che è autentica “distrazione” da parte delle Istituzioni, il ritardo a risolvere questa autentica “ piaga sociale ” !

Non si può solo “parlare” degli amici a 4 zampe, né di “diverbiare” inutilmente come fa la politica oggi, o volgere lo sguardo verso altre inutili “diversioni”, ma è essenziale considerare, anche, il genere umano !

Ora è in gioco anche la sicurezza dei cittadini, perché anche quella povera vittima è una cittadina italiana.

I cittadini non possono compiere chiassose rimostranze (come purtroppo và di moda), ma in questa rapida trasformazione della società non possono non pretendere il rispetto della loro incolumità, dato che il pericolo si annida non solo in questa  o quella persona, ma nella malattia che in Italia è coperta da molti silenzi, mentre in molti Paesi Europei ogni 3 anni viene rivista la legge sulla assistenza psichiatrica, per non dover assistere a quanto è avvenuto a Serramanna .

 E con le sagge parole del Beato Giovanni Paolo II° : “ Andiamo avanti con speranza! ” (NMI,58)

Previte
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