A Ravenna in scena spettacolo blasfemo

(di Federico Catani) La blasfemia sembra non fare più notizia. Il mondo dei credenti appare piuttosto rassegnato e indifferente di fronte a spettacoli che infangano il cattolicesimo. È il caso di Sancta Susanna, pièce teatrale andata in scena tra il 6 e il 7 luglio al Ravenna Festival e che ha visto il debutto nella regia di Chiara Muti, figlia del noto Riccardo, che invece ha diretto l’orchestra. Si tratta di un’opera espressionista scritta nel 1921 da Paul Hindemith, su libretto di August Stramm.

All’epoca venne giudicata scandalosa per la sua trama, tanto che, nel 1922, il direttore d’orchestra Fritz Busch si rifiutò di dirigerla perché la riteneva oscena e blasfema. E ancora nel 1977, il primo allestimento italiano della Sancta Susanna all’Opera di Roma fu accolto da proteste e costò una denuncia al sindaco della Capitale, Giulio Carlo Argan, e al sovrintendente del Teatro romano. Lo stesso Hindemith, mentre era in vita, decise di ritirarla dalle scene. Oggi invece è stata riproposta senza alcuna contestazione e senza alcuna vergogna.

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