Aborto, il Consiglio d’Europa lo impone a Irlanda e Polonia | Tempi.it

dicembre 18, 2012 Redazione

Come un paese che abbia rifiutato l’aborto tre volte con referendum, può vedersi imporre la propria legislazione nel nome d’una Convenzione che non contiene il diritto all’aborto.

di Grégor Puppinck (tratto da ZENIT.org) – L’Irlanda è in Europa un simbolo di resistenza contro l’aborto ma sta per cadere sotto i colpi tanto del Consiglio d’Europa quanto dei gruppi di pressione. Il popolo irlandese si è sempre opposto con vigore all’aborto: tre volte, tramite referendum, ne ha rifiutato la legalizzazione e ha anche accordato una protezione costituzionale alla vita del nascituro, identica a quella della madre. L’aborto è così sempre vietato, eccetto quando è giudicato strettamente necessario dai medici per salvare la vita della madre. Tuttavia, il Consiglio d’Europa è al centro di una campagna per imporre «dall’alto» l’aborto a un popolo che l’ha rifiutato «dal basso» tre volte con i referendum del 1983, 1992 e 2002.

Precisiamo che il Consiglio d’Europa è stato creato per difendere la democrazia e i diritti dell’uomo. La Corte europea dei diritti dell’uomo fa parte del Consiglio d’Europa; il suo ruolo è quello di vigilare sul rispetto dalla parte degli Stati dei diritti e libertà stabiliti dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Gli Stati condannati devono conformarsi alle sentenze rese dalla Corte contro di loro; dispongono d’una certa libertà per quanto riguarda i mezzi da attuare a questo fine.

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