di Paolo Deotto
I nostri lettori ricorderanno la squallida vicenda dello squallido libercolo dal titolo “Piccolo uovo”. Ne parlammo in un primo articolo, pubblicato l’8 settembre 2011, quando alcuni organi di stampa avevano diffuso la notizia che un libretto illustrato (“Piccolo uovo”, appunto), che propagandava la solita oscena idea della “normalità” dell’omosessualità, sarebbe stato usato come libro di lettura per i bambini degli asili gestiti dal Comune di Milano.
Tre giorni dopo, l’11 settembre 2011, pubblicavamo una lettera aperta al sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, per protestare contro un fatto che consideravamo gravemente lesivo della libertà di educazione delle famiglie. Alla nostra lettera di protesta si associavano vari lettori.
Il 22 settembre 2011 uno dei molti lettori che avevano scritto al Comune di Milano ci trasmetteva la risposta ricevuta dall’Assessore all’Educazione-Istruzione. La lettera concludeva così:
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