Aggrediti evangelici in India. E la polizia sta a guardare

Oltre 300 cristiani, tra cui anche donne e bambini, sono stanti aggrediti e picchiati nel loro centro per più di tre ore. Così un gruppo di circa 30 fondamentalisti indù ha deciso di spazzare via un bel pomeriggio di incontri religiosi, l’8 febbraio scorso a Rajnandgaon.
Gli estremisti, poco dopo il loro ingresso, hanno “iniziato a bastonare le persone, a fare a pezzi le Bibbie, a insultare Dio e a strappare i bambini dalle braccia dei genitori».
La polizia è arrivata quasi immediatamente, ma per i testimoni lo spettacolo è solo peggiorato. Invece di intervenire, le forze dell’ordine hanno incrociato le braccia, e hanno aspettato che il gruppo di violenti finisse di picchiare i cristiani, indisturbato.

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18 febbraio 2013
Violenze a evangelici in India, parlano i presenti

VERONA – Circa 300 cristiani, tra cui anche donne e bambini, sono stati aggrediti per tre ore da un gruppo di fondamentalisti indù l’8 febbraio scorso a Rajnandgaon, una città a circa 72 km da Raipur, capitale dello Stato di Chhattisgarh. «La polizia ha giocato il ruolo di mera spettatrice mentre i cristiani erano spietatamente picchiati», ha dichiarato un testimone oculare a Porte Aperte, l’organizzazione evangelica a sostegno della Chiesa perseguitata.

L’aggressione ha avuto luogo durante il secondo giorno d’incontri speciali indetti per il 7, 8 e 9 febbraio dalla chiesa delle Assemblee di Dio in India, presente in quella parte di territorio da ormai vent’anni. In questa serie d’incontri era programmata anche la consegna di certificati a quattordici studenti di un corso biblico intensivo.

Il pastore Anil Kumar Digal, missionario delle Assemblee di Dio in India, presente nel luogo delle violenze, dichiara: «Tutto è andato bene fino al pomeriggio del secondo giorno quando, attorno alle tre, trenta e più uomini brandendo spranghe di ferro e bastoni hanno fatto irruzione, interrotto l’incontro e sottoposto il pastore Thomas Abraham e altri leader coinvolti nella guida dell’evento a un vero interrogatorio».

«Questi uomini – spiega un altro testimone oculare – erano membri del Bajrang Dal (un’organizzazione induista inflessibile, l’ala giovanile del Vishwa Hindu Parishad), dello Shiv Sena (organizzazione politica nazionalista), del Dharma Sena (gruppo estremista indù affiliato al Rashtriya Swayamsevak Sangh). In breve hanno iniziato a bastonare le persone, a fare a pezzi le Bibbie, a insultare Dio e a strappare i bambini dalle braccia dei genitori».

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