Alcune domande al Presidente Franco Previte

Dal 1994 l’Associazione “ Cristiani per servire “ (http://digilander.libero.it/cristianiperservire ) si occupa della situazione in cui “vivono” i malati mentali, le loro famiglie, dal punto di vista legislativo, sociale ed economico.
La Redazione di ” Sordi on line” a tutto campo ha posto alcune domande al Presidente Franco Previte sulla situazione di quanti soffrono malattie invalidanti e sui malati in genere e se nella Comunità Europea esiste una legislazione comunitaria su questo disagio sociale. 
D. A questo proposito proprio questa mattina 8 giugno 2013 viene riportata dai mass media una notizia proveniente dagli USA, dove a Santa Monica un uomo ha compiuto una ennesima follia e “vestito in tenuta d’assalto” ha sparato in diverse strade uccidendo 5 persone e ferendone 3.Cosa pensa di questo gesto ? Se questo caso succederebbe in Italia per mano di uno straniero cosa accadrebbe ?

R. Questo gesto, che definirei “spinto” da una mente psichicamente malata e folle, non è l’ultimo che accade negli USA, come in Italia ed ogni dove. La patologia mentale colpisce a vari livelli, dalla depressione alla schizofrenia grave, continuando a gemere, anche in Italia, sotto le ceneri del silenzio e dell’indifferenza.Negli USA non conosco quale provvedimento il Parlamento abbia preso per interagire a queste folli evenienze. La scienza medica e quella statistica ci ricorda che questa malattia, in Italia, colpisce in maniera sempre più crescente persone di ogni età, specie i giovani, il 20% circa della popolazione : il 16% di varie forme di disagio mentale, il 4% di disordini mentali.Debbo ricordare che le provvidenze sanitarie nel Bilancio per la malattia mentale in Italia è del 3,4% del budget di bilancio, mentre in Tanzania è del 7%, in Australia del 10%, in Gran Bretagna del 15%, in Europa dal 3,4% al 5%.Quello che è preoccupante quanto potrebbe succedere, come Lei chiede, sia in Italia che in Europa qualora si verificassero questi drammatici casi .Quindi all’interno di questo campo socio-sanitario-legislativo la tutela della salute mentale rappresenta una questione particolarmente delicata, complessa, variabile onde tutelare il cittadino dalle conseguenze che possono produrre su chi ne è affetto, costituendo la sfida più grande sia in Italia che in Europa per la pubblica salute del 21° secolo .Grande scalpore ha prodotto e suscitato in sede dei 27 Stati della UE gli episodi avvenuti :a) a Roma nell’estate del 2008, quando un uomo di origine francese, Julien Monnet, sbatté ripetutamente la testa di sua figlia contro la scalinata del Milite Ignoto, provocando seri danni ed introducendo un anomalo contenzioso sull’applicazione di una carente legislazione europea ;b.) a Londra il soldato inglese LEE Rigby è stato trucidato in strada con una machete da tale Michael Adebolajo cittadino britannico di origine nigeriana con la partecipazione di tale Michael Adebowale ,c.)  a Parigi il soldato francese Cèdric Cordiez è stato ferito a coltellate sulla pubblica via ; d)  a Milano il ghanese Mada Kobobo ha ucciso persone a picconate che transitavano sulla strada ;e.) a Monaco di Baviera, giovane ingegnere italiano Domenico Lorusso, accoltellato, ucciso da un passante mentre reagisce a sputo contro la fidanzata, che impietrita ha assistito all’omicidio . Questi “fatti” avvenuti in diversi Stati Europei, dettati, effettuati senza alcuna ombra di dubbio da menti psichicamente instabili o “spinti” da motivazioni ignote, hanno provocato costernazione ed indignazione e sono “avvenimenti” che evidenziano, come ho già detto : a.)    la carenza di una legislazione, direttiva comunitaria, normativa a livello europeo ;b.)    il nodo dell’imputabilità penale ;c.)    la carcerazione in istituti penitenziali oppure in ospedali giudiziari (OPG) . A questo proposito più e più volte abbiamo sollecitato il Parlamento Europeo, la Commissione Europea e quanti nella Unione Europea hanno responsabilità, alla luce di questi efferati episodi, di varare una Normativa Comunitaria con uguale valenza ed applicazione in tutti gli Stati Membri della UE 

D
. E’ fuor di dubbio che in Italia, quasi giornalmente, succedono tristi episodi di lucide follie. Cosa è la Sua opinione in proposito . 

R
. Constatiamo con sgomento che come in un campo di battaglia cadono continuamente famiglie intere o singoli sotto i colpi mortali di menti malate o sconvolte alle quali le Istituzioni ancora oggi, dopo ben 35 anni non hanno saputo apportare o dare un asilo sicuro agli ammalati o adeguate garanzie di “prevenzione, cura ed inserimento sociale”.Quelle tragedie che colpiscono le famiglie, le cui dinamiche nascono quasi sempre  da menti psichicamente instabili, stanno a dimostrare e testimoniare l’urgenza di una “problematica” di vaste proporzioni che non deve sfuggire alle regole della ragione e garantire la sicurezza dei cittadini.Posso aggiungere, per brevità, da indagini e consultazioni statistiche, che in Italia sono circa 10 milioni i “malati”, dalla depressione primo disordine funzionale della persona, alla schizofrenia grave. Vorrei ricordare che il Basaglia – padre della legge 180- ha sempre affermato che il malato va curato e non segregato.Il diritto alla salute ed alla sua tutela, così come sancisce l’art.32 della n/s Costituzione “ nel rispetto della persona umana” ha una sua priorità e come tale esige sia in Italia come negli Stati aderenti alla Unione Europea interventi ad alta protezione sanitaria e ad una legislazione in modo coordinato e coerente valida in tutti gli Stati Europei.E’ quanto abbiamo richiesto con n/s Petizioni al Parlamento Italiano ed Europeo.  

D.
Mancando valide strutture alternative sul ruolo delle Istituzioni e sulle responsabilità dei vari Governi che si sono succeduti nella gestione del problema della malattia mentale e dei diritti di questi “sofferenti”, qual è la Sua opinione ?. 

R.
La situazione inerente le persone portatrici di handicap psichici, di cui si denuncia la defezione e la inadeguatezza della legislazione vigente, è un argomento impegnativo e sicuramente degno di grande attenzione sul piano sociale e legislativo. Debbo aggiungere che le responsabilità non sono solo quelle dei vari Governi che si alternano alla guida del Paese, ma anche del Parlamento che, non svelo nessun segreto di Stato, si è sempre fin ora disinteressato di questa “problematica”.Vorrei ricordare che nel 2005 era stato raggiunto un Testo Unificato Burani-Procaccini condiviso da tutte le parti politiche, dove era abbinata la n/s Petizione, sparito completamente e misteriosamente dall’agenda parlamentare!Il Presidente della Camera dell’epoca, che dice di “difendere” la famiglia, che si “sbraccia” per rinnovare i diritti della famiglia, che si “infervora” sulla richiesta di tutela dei diritti umani nel mondo, ancora oggi, non svela il perché l’iter di questo provvedimento è stato sospeso per non essere più ripreso. Quindi più che parlare dei diritti dei sofferenti, che reputiamo indispensabili, si dovrebbe parlare dei doveri mancati dalle Istituzioni, perché è necessaria una legge-quadro di riforma dell’assistenza psichiatrica adeguata, efficace, chiara e libera da ogni ipocrisia inerente questo grave disagio sociale. La disabilità in genere sia essa fisica che psichica è sottovalutata dal mondo politico che poco garantisce coloro che possono difendersi di meno o che addirittura non possono affatto difendersi. 

D.
L’opinione pubblica ben comprende che tanti drammi della follia, figli che uccidono genitori mariti che uccidono le mogli o viceversa separati che uccidono i loro conviventi, non accadrebbero più se ci fosse una corretta gestione della patologia mentale. A chi rivolgersi se le Istituzioni sono latitanti. 

R.
La nostra società sta soffrendo della progressiva perdita dei valori morali che rendono l’uomo sempre più attento al lato materiale e molto meno a quello della sua presenza e della sua esistenza a vantaggio del disinteresse e di un relativismo molto disarmante. Eventi delittuosi verificatisi negli ultimi tempi, ci dovrebbero far riflettere e sperare che di fronte ai duri temi della vita deve emergere sempre più il rispetto e la dignità della persona, mentre una cultura falsa e trasgressiva sta svuotando il vero significato del valore della vita. Ma domandiamo e ci domandiamo : come viene considerato l’uomo, visto che per un nonnulla uccide? Perché il delirio per gli animali domestici ( che rispettiamo al massimo) è intenso, e per converso non c’è delirio per quella umanità handicappata e sofferente che dovrebbe esser in vetta alle buone regole etiche e civili? E’ in gioco anche la sicurezza dei cittadini, perché l’uomo della strada, il padre, la madre che subiscono violenze sono cittadini italiani ed europei che come tali devono essere tutelati. Non a caso cito quanto è successo al Presidente Berlusconi ed al Santo Padre in San Pietro alcuni anni or sono, per “mano” di menti  instabili, tutto questo non ha insegnato nulla…!!!Le lacune dell’attuale gestione della patologia mentale sono dovute in parte alla carenza di cure e di strutture residenziali terapeutiche che affrontino il problema dei pazienti che necessitano di cure prolungate e non di dare qualche pillola al “malato”. Le Istituzioni, soprattutto il Governo Letta in tema di riforme, devono intervenire e considerare che i tanti drammi della follia prodotti da quella legge non continui a cospargere la strada di morti e di violenze inaudite per la carenza di valide strutture atte alla prevenzione, cura e reinserimento sociale di questi “desaparecidos della nostra civiltà”. La nostra speranza, che è quella di tutti, è che il Parlamento provveda ad approvare quel provvedimento legislativo atteso da ben, ripeto, 35 anni e richiesto dalle n/s Petizioni ai sensi dell’art. 50 della Costituzione, tanto richiamata, ma poco applicata per quanto si riferisce al mondo della sofferenza. 

D
.Lei ha accennato alla discriminazione od eliminazione di disabili fisici, handicappati psichici anziani non autosufficienti, malati terminali, cioè a quel “budget del ricoverato” che è stata la tematica che Lei ha svolto il 10 dicembre 2009 nella Sala Conferenze della Camera dei Deputati di Palazzo Marini, nel “santuario della politica”
Ma che cosa tratta ? 

R.
Oggi abbiamo una sanità in completa trasformazione, da quanto si deduce e ne abbiamo notizia tramite i mass media, di quante persone già entrate nel pronto soccorso dei n/s ospedali che vengono dimesse ed a volte senza ulteriori accertamenti in quanto esse hanno un loro costo economico ed ogni nosocomio deve tenere una condotta rigida e senza sprechi, i quali a volte vengono fatti per altre “cose”.Però intanto a rischiare la vita è il “malcapitato”, il “paziente” di ogni ordine sociale e di ogni età.Il “budget del ricoverato”, come l’ho denominato, è una significativa indicazione drammatica ed inquietante, se vera, che tende ad abbandonare al loro destino TUTTI, per lo più ammalati cronici, ancor più grave se anziani, disabili od in fin di vita, dimettendoli anzi tempo dalle strutture ospedaliere, senza una adeguata protezione alternativa.Se quella “forma economica” prendesse piede, sarebbe un “meccanismo” incivile ed anticristiana, una offesa al mondo cattolico e della sofferenza, alla famiglia in genere e se tale, non ho nessuna remora a definire eutanasia passiva una omissione di soccorso penalmente perseguibile,budget del ricoveratoPertanto è essenziale, doveroso e non procrastinabile che le Autorità Sanitarie e Pubbliche adottino opportuna vigilanza al fine di garantire ad ogni persona il diritto a continue e specifiche cure fino al compimento naturale della vita terreni di chiunque ed in qualsiasi situazione di salute si trovi, come proposto dalla mia Petizione, alla quale il Parlamento di “dimentica” di rispondere.

D.
Cosa si aspetta dalle Istituzioni ? Cosa pensa il mondo cattolico : 


R.
Dalla Camera dei Deputati e dal Senato della Repubblica una risposta chiarificatrice come da me richiesta con la Petizione n. 31 del 18 maggio 2013 ed in egual misura dal Governo Letta : Petizione 2013 .Attendiamo fiduciosi con l’opinione pubblica quella risposta che non possono ignorare e che costituisce una turbativa fra la gente.A quanti sono molto lontani dalla vita quotidiana ed indotti ad un ridotto concetto della vita e della morte, che costituisce una speculazione di basso livello, raccomando una severa ed onesta riflessione sul ”budget del ricoverato”, perchè constatiamo essere un “momento” poco incline e capace di dare risposta concrete alle questioni della vita e della morte.Tutti questi sofferenti sono “dimenticati” e per i meno sensibili sono considerati un fardello di persone inutili e pertanto il “peso” dell’assistenza viene “scaricato” sulle spalle dei familiari.Non può essere disatteso ed ignorato la situazione in cui “vivono” le famiglie, le loro ansie, le loro speranze, le loro necessità, mentre la società nel porre una solidarietà esteriore continua a chiudersi nel proprio guscio, in un relativismo davvero disarmante.Occorre dare quella solidarietà che il mondo della sofferenza attende -Sul comportamento del mondo cattolico sulla malattia mentale, esso è un po’ tiepidino sull’urgenza di questo grave ed urgente disagio sociale, pur riconoscendo che è sempre stata data una necessaria, attenta e doverosa risposta cristiana ed un crescente spirito di servizio dalla Chiesa Cattolica, dalla S. Sede, dal Papa e dai Vescovi in una unità d’intenti notevoli, anche da parte delle diverse gerarchie ecclesiastiche, propensi a scuotere le coscienze considerando ed invitando il popolo cristiano e non al rispetto della dignità dell’uomo, anche malato, uno dei pilastri dell’antropologia umana. Il richiamo del Magistero della Chiesa Cattolica, ci rammenta quali cristiani e buoni samaritani e non, che la vita umana, anche quella malata, deve trovare in noi una accoglienza ed una difesa della tutela della salute.La parola del Papa è una “voce” che non lascia alcun dubbio, perché “ i valori della vita non possono essere decisi dalle mode o dalla politica” (Udienza Generale del Pontefice – Piazza S.Pietro- 17 ottobre 2007).

Fonte: Sordi On Line.

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