La lettera del presule di Laghouat-Ghardaia sui fatti di In Amenas: «Anche tanti amici musulmani fanno parte delle vittime»
«Cosa fare davanti a questa aggressione? Anzitutto riprovarla con tutta la forza delle nostre convinzioni umane e religiose. Dio non vuole la violenza. Non può esserne sorgente e giustificazione. Non facciamo quindi ricadere sui nostri amici musulmani il peso di tali misfatti. Anche loro fanno parte delle vittime. E pregare il nostro Dio della Pace che venga a guarire le piaghe vive di chi è nel dolore e nella pena. Che accolga a sé le vittime e rimetta sul retto cammino chi pensa di onoralo commettendo tali orrori».
È quanto scrive in una lettera inviata alla sua diocesi monsignor Claude Rault, il vescovo di Laghouat-Ghardaia, la diocesi del Sahara Algerino sotto la cui giurisdizione si trova la base di In Amenas, teatro dei fatti drammatici di queste ultime ore. A rilanciare il testo è padre Silvano Zoccarato, missionario del Pime a Touggourt nel suo blog Cartoline dall’Algeria. Introducendo il testo del vescovo Rault padre Zoccarato stesso scrive: …
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