La pedofilia, questo danno innominabile all‘integrità dell‘infanzia, si infiltra nelle mura che credevamo immunizzate contro questo male, e dopo gli scandali a catena che hanno scosso la chiesa cattolica, spetta ora alle scuole coraniche in Algeria.
L‘impensabile é avvenuto dove era inconcepibile che avvenga, e nel corso di quest‘ultimi mesi, molti casi di aggressioni sessuali su minori hanno traumatizzato l‘opinione algerina.
Dietro le pareti protette, o presunte esserlo, dei santuari della fede, alcuni imam approfittano del loro potere per calmare impulsi criminali, sul modello di quest‘insegnante coranico della moschea del comune di Boudjebha–El–Bordj, vicino a Sidi Bel–Abbès, che è stato appena condannato a 10 anni di prigione per abuso sessuale su un ragazzino di 6 anni.
Considerando che quest‘insegnante, che ha fatto subire un calvario al suo giovane allievo, ha seriamente disonorato la sua funzione e l‘islam, la religione di cui era presunto predicare la buona parola ed inculcare i grandi precetti, il tribunale di Sidi Bel–Abbès ha voluto dare un esempio.
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