ANCORA SUL DISPOTISMO OMOSESSUALE E IL CASO DEL LICEO DI VENEZIA

di Paolo Deotto e Elisabetta Frezza Bortoletto

dab

“La Verità non s’ha da dire, nè ora, nè mai..”

Scrivevamo due giorni fa del caso del Liceo di Venezia, dove un professore di religione si è permesso di dire una cosa nota e risaputa – ma che il bigottismo spietato censura – ossia che l’omosessualità è uno stato patologico, peraltro curabile. Parlavamo di oltraggio alla ragione e di oltraggio alla natura, e delle reazioni assurde da parte dei soliti nazistelli che pretendono di avere il monopolio della verità, e pretendono di stabilire chi possa parlare e cosa possa dire.

Sarebbe stato ovviamente troppo bello se l’argomento si fosse chiuso lì. Tra l’altro, sia detto per inciso, sono un po’ stufo di parlare di omosessualità – ci sono cose ben più intelligenti e interessanti da trattare – ma il delirio sistematizzato ormai diffuso obbliga a tornare di continuo su questi argomenti che sono, francamente, un po’ noiosi e anche un po’ sgradevoli.

Dicevamo: sarebbe stato troppo bello. E infatti, bisogna tornare a parlarne. Dopo il fatto di Venezia, dopo l’agitarsi dei difensori dell’inguine (e dintorni) libero e sovrano, qualcuno ha perso un’ottima occasione per tacere.

C’è chi sussurra tuttora che “Avvenire” sia un quotidiano cattolico. Boh. Non mi pronuncio. Mi limito a indicarvi un link: http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/professorevenezia.aspx . Potrete leggere un articolo pervaso dalla preoccupazione di gettare acqua sul fuoco. Non sia mai detto che qualche omosessuale possa ritenersi offeso! Perbacco, ma non siamo forse tutti protesi al dialogo? Dialoghiamo, dialoghiamo…

Siamo franchi: se il professore stia o meno facendo una marcia indietro, non lo sappiamo, né ci interessa. Non sta certo a noi condannarlo. È un privato cittadino, che può dire ciò che vuole; infatti viviamo in un Paese ancora quasi libero, salvo appunto la presenza dei nazistelli omo-laicisti che pretendono di stabilire chi possa parlare e chi debba tacere.

Ergo, se il professore vuole dire che lui non intendeva dire ciò che ha detto, ma voleva dire altro, beh, insomma, dica quel che vuole. Chiedo scusa per la frase mal costruita, che indurrebbe il mio professore di lettere del Liceo a mettermi a morte, ma ci siamo capiti.

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