Ancora una volta viene negato il diritto alla disabilità!

Racconta la storia antica che Marco Porcio Catone, Censore romano, vista la floridezza riacquistata dai Cartaginesi dopo la seconda guerra Punica, concludeva tutti i suoi discorsi in Senato ripetendo la frase :” Carthago delenda est” ( “ Cartagine deve essere distrutta “ ).

Perché cito questa frase ? Per la semplice ragione che è augurabile non sia il leit-motiv della società, perché non sia questa esortazione, profonda convinzione che non esiste la disabilità, sia essa fisica che mentale .

Non posso nascondere l’amarezza per l’inefficacia dei tentativi fin qui perseguiti per attirare l’attenzione di quanti non conoscono questa amara situazione.

Aggiungo che non è da meno l’indignazione della pubblica opinione per la mancata risoluzione del “problema malati psichici” che dura da ben 35 anni, dei disabili fisici quasi ignorati, entrambi “dimenticati” da sempre, non considerando, anche, come “vivono” i familiari di questi “desaparecido della nostra civiltà”.

E’ uno schiaffo al bene comune ? Tutto ormai è possibile !

Fuori di dubbio la dimensione del disagio sociale non ritenuta così urgente, come in effetti resta, anche perché un’azione di interventi solidaristici non hanno evidenziato quelle necessità delle famiglie coinvolte in questi gravi ed urgenti problemi sociali, costrette a far fronte a situazioni quotidiane che impegnano forze fisiche e psichiche e che logorano le resistenze anche dei più motivati.

Taluni provvedimenti, anche se hanno portato discriminazione nei confronti di “altri”, non considerano, che insistono nella società circa 10 milioni di malati mentali ( dalla depressione alla schizofrenia grave), circa 3 milioni di disabili fisici, senza dimenticare le 2000/3000 famiglie che si tengono in casa parenti in stato vegetativo !

L’aspetto più inquietante, inoltre, in tema di diritti è nel non aver valutato quanto riguarda il “progetto di vita” che metodologie sulla salute riproduttiva (di cui agli artt. 23 e 25 della “Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità” dell’ONU) possono dare adito alla applicazione dell’aborto, sterilizzazioni e mascherate forme di eutanasia, per non dire eliminazione di anziani, persone non autosufficienti, malati terminali.

“ La vita umana non è più sentita come valore primario da rispettare e tutelare” (Papa Francesco dopo l’Angelus sull’account @ Pontifex “ Con la cultura dello scarto “ 9 giugno 2013 ).

Ora si va insinuando, in Italia, quel “budget del ricoverato” che, pare, assilli i sistemi economici-finanziari degli ospedali, come evidenziato nella n/s Petizione alle Assemblee Legislative : budget del ricoverato

Giungere alla effettiva entrata in vigore di provvedimenti legislativi inerenti il mondo della sofferenza, che definiscono traguardi e politiche indispensabili per regole chiare sulla non discriminazione e la promozione delle pari opportunità : sono elementi necessari per adottare dei veri e propri doveri .

Vorrei citare, in maniera impropria ma di pressante attualità, una frase della Beata Eugenia Ravasco, “La vita è come un viaggio in compagnia di altri, verso la stessa meta”, meta, che in queste “vicende” , la solidarietà umana non ha previsto né raggiunto quel bene comune tanto necessario .

E con le parole sagge del Beato Giovanni Paolo II° : ” Andiamo avanti con speranza ! ”

Previte

http://digilander.libero.it/cristianiperservire

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