Anno della Fede: «Chiese vuote? Ci vuole una fede radicale» | Tempi.it

Alla vigilia dell’apertura dell’anno della fede vescovi e cardinali del CCEE si sono riuniti a San Gallo. Eijk, arcivescovo Utrecht: «Ci vuole una fede fondata sul rapporto personale con Cristo».

«La fede è per l’uomo e non contro di esso. La Chiesa, rendendo testimonianza della verità della fede, partecipa al dibattito culturale e sociale con il proprio patrimonio di sapienza e di cultura». Recita così un passo del messaggio approvato dall’assemblea plenaria delle Conferenze episcopali di tutta Europa (CCEE), che si è svolta dal 27 al 30 settembre a San Gallo, in Svizzera. Vescovi e cardinali hanno affrontato il tema della nuova evangelizzazione e «delle sfide sociali e spirituali del nostro tempo» con un occhio rivolto al Sinodo dei vescovi, che si terrà dal 7 al 28 ottobre, e all’inaugurazione dell’anno della fede, che comincerà l’11 ottobre.

INTOLLERANZA VERSO I CRISTIANI. A San Gallo i vescovi si sono interrogati sullo «scopo di atteggiamenti di fastidio e di sistematico discredito che esprimo intolleranza, e a volte anche discriminazione e incitamento all’odio, verso la fede e la dottrina cristiana, e quindi versoi i cristiani. La loro voce è da taluni ritenuta scomoda ed è accusata d’intolleranza o di oscurantismo: in realtà, è sentita come pericolosa perché voce libera che non si piega ad interessi, né è disposta a cedere a ricatti».

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