Arcigay contro Avvenire. Il matrimonio gay è un’emergenza | No Cristianofobia – Osservatorio sulla Cristianofobia nel mondo

L’attenta ArciGay non si distrae un attimo. Stavolta il presidente Flavio Romani scrive direttamente ad “Avvenire” per aver osato ironizzare sull’emergenza dei matrimoni gay. Il quotidiano non si doveva permettere di dire che ci sono altre priorità nel paese (crescita economica, moralizzazione della vita pubblica, lotta all’evasione fiscale).
Inoltre, sempre secondo Romano, l’Italia è ferma da vent’anni “
anche per pesanti responsabilità cattoliche”. 

Morale della favola: guai a chi osa parlare dei gay senza farne il panegirico. Se i cattolici vogliono avere un’opinione sul tema è meglio che si abituino subito ad appoggiare senza riserve l’ideologia omosessuale. Altri punti di vista non sono graditi, quindi si prega di cambiarli. Democraticamente e con libertà, s’intende. Anche quando al Gay Pride si sfotte pesantemente la Chiesa, il Papa, i valori cattolici. Lì lo si fa solo per ridere e chi non ride è omofobo. Ma un giornale cattolico non si permetta di fare microscopica ironia nelle proprie pagine.

Riportiamo entrambi i pezzi. La lettera di Flavio Romani e la bustina di Avvenire.
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7 marzo 2013

Arcigay ad “Avvenire”: il matrimonio gay è un’emergenza

Gentile direttore di Avvenire,

vi scriviamo nonostante ci sia chiaro che non ci pubblicherete mai: siete più avvezzi al monologo che al confronto.
Abbiamo letto il vostro corsivo di oggi che ironizza sul matrimonio tra persone dello stesso sesso insinuando che non è un’emergenza per il paese. Sempre secondo voi è ben più urgente la crescita economica, la moralizzazione della vita pubblica e la lotta all’evasione fiscale.

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