ASIA/PAKISTAN – Attacco ai cristiani: mossa della Corte Suprema, solidarietà da leader politici e religiosi – Agenzia Fides

Islamabad (Agenzia Fides) – Questa mattina, 11 marzo, la Corte Suprema del Pakistan ha avviato le udienze per fare luce sull’attacco al quartiere cristiano della Jospeh Colony, avvenuto sabato a Lahore, in cui sono state bruciate 178 case di cristiani, per un caso di presunta blasfemia. Il presidente della Corte suprema, Iftikhar Muhammad Chaudhry ha avocato a sé l’esame del caso, tramite un provvedimento “suo motu” (“di propria iniziativa”). A presentare rapporti sull’accaduto sono stati il capo della polizia della provincia del Punjab e l’Avvocato generale dello Stato nella provincia del Punjab.

Intanto, date le crescenti pressioni dell’opinione pubblica, i leader politici e religiosi si sono pronunciati sul caso. In una nota inviata a Fides, Paul Bhatti, ministro per l’Armonia, chiede “una indagine trasparente” e “l’immediato arresto dei colpevoli”, stigmatizzando “una mentalità che intende creare un cuneo tra le diverse comunità in Pakistan” e “quanti si pongono al di sopra della legge”. Bhatti invoca “uno sforzo collettivo per promuovere armonia e fermare la crescente intolleranza”. Imran Khan, leader del partito “Pakistan Tahrik-e-Insaf”, ha condannato la violenza rimarcando: “Se i colpevoli del massacro di Gojra (episodio simile di alcuni anni fa, ndr) fossero stati assicurati alla giustizia, l’attacco di Badami Bagh non si sarebbe verificato”

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