— 19 ottobre 2014
Nell’incontro di Cantiere Laboratorio individuate le cause e i complici della guerra siriana e di tutta l’area. Come aiutare le popolazioni
fonte: Lamezia Live
Si è svolto ieri nella sala del grand hotel Lamezia gremita soprattutto di giovani, rappresentanti di associazioni e movimenti politici l’incontro sul tema: “Chi brucia il Medioriente”. L’appuntamento è stato organizzato dall’ Associazione Cantiere Laboratorio presieduta da Vittorio Gigliotti.
Aprendo i lavori ha messo in evidenza l’importanza di conoscere e comprendere la questione mediorientale che, se pur lontana geograficamente, ci tocca da vicino perché rappresenta l’essenza della nostra storia occidentale fondata sulla tradizione giudaico-cristiana.
A tenere il seminario su un tema alquanto scottante e controverso due esperti del settore, Mario Villani e Massimo Granata che hanno fornito un contributo di comprensione delle cause e degli interessi che si giocano in quell’area. Della volontà violenta degli estremisti islamici di distruggere ogni traccioa di cristianesimo. L’occidente non può rimare inerme come le grandi nazioni.
I lavori sono stati moderati da Vincenzo Canonaco giornalista di Lamezia live che ha introdotto i due esperti descrivendo un breve profilo. Il primo intervento è stato quello di Mario Villani esperto di politica estera e mediorientale che ha enucleato le fasi iniziali del conflitto siriano che lo hanno visto testimone oculare, sottolineando in particolar modo che non esistono ribelli buoni e ribelli cattivi.
Chi pensa di risolvere il conflitto finanziando quelli che l’occidente considera i buoni ,non fa altro che alimentare il conflitto in corso.chi_brucia_il_medio_oriente L’ISIS potrebbe essere distrutto nel giro di qualche giorno, se ci fosse la volontà degli USA e dei suoi alleati , ma ciò non accade poiché il mostro,è stato da loro stessi generato per combattere in Siria il regime di Assad e successivamente in Iraq.
Villani si è soffermato sul ruolo ambiguo e doppiogiochista della Turchia e dei paesi del Golfo che insieme agli Americani, costituiscono una coalizione che non ha nessuno interesse a risolvere il problema Infatti i famigerati raid aerei contro l’ISIS si sono dimostrati ininfluenti e sono il pretesto per mettere le mani sulla Siria, permettendo allo stato Islamico di continuare ad avanzare e commettere atrocità di ogni genere sulla popolazione civile non Sunnita.
Sono le comunità cristiane quelle più esposte ai massacri, perché si vuole cancellare ogni traccia e presenza di cristianesimo in Medio Oriente. Quindi è stata la volta di Massimo Granata che ha presentato ufficialmente il coordinamento nazionale per la pace in Siria, di cui è cofondatore e membro del consiglio direttivo. Granata ha sostenuto che l’organismo nato ha lo scopo di far conoscere la verità su quanto accade in Siria e di sostenere concretamente iniziative e progetti mirati, alla solidarietà.
In particolare sarebbe utile sviluppare gemellaggi scolastici e inviare aiuti materiali di vario genere, attraverso i quali si offre la propria vicinanza alla popolazione siriana stremata da una guerra di aggressione che dura da tre anni e che con l’arrivo dell’inverno farà aumentare il disagio per la tragica situazione di tante famiglie.
L’interesse dei presenti è stato manifestato attraverso le numerosissime domande poste ai relatori. Nelle conclusioni, Vittorio Gigliotti ha auspicato che dalla numerosa presenza dei giovani possa nascere la consapevolezza e la speranza di un futuro migliore, ancorato ai valori di solidarietà e sussidiarietà che il nostro popolo ha sempre manifestato.
Questo perchèpossa essere smascherato ogni tentativo di mistificazione della verità di fronte agli avvenimenti sia internazionali che nazionali, riuscendo a mantenere una coscienza critica ed un’ analisi di giudizio volti a rendere testimonianza della verità e continuare ad esseri uomini liberi
