ATTACCO AGLI USA – Egitto, Meunier (Copti): ecco il movente dell’attentato

INT. Michael Meunier giovedì 13 settembre 2012

“Gli attacchi contro l’ambasciata del Cairo fanno parte di una strategia dei partiti islamisti per mobilitare le piazze e ottenere un risultato favorevole al prossimo referendum costituzionale che potrebbe tenersi in ottobre”. Lo afferma Michael Meunier, cristiano egiziano e cittadino americano, presidente della US Copts Association e fondatore del partito Al-Hayat con sede al Cairo. Martedì un gruppo di estremisti ha attaccato l’ambasciata americana al Cairo, sostituendone la bandiera con quella nera di Al-Qaeda. Mentre ieri l’ambasciatore in Libia, Christopher Stevens, è stato ucciso a Bengasi insieme a tre funzionari. Tutto è nato da una protesta contro un film che insulta Maometto. Per Meunier, “quanto sta avvenendo è la diretta conseguenza della debolezza della politica estera di Obama, che mette in grave rischio gli interessi americani e la libertà religiosa nel mondo. Lunedì di fronte all’ambasciata Usa è stata bruciata una Bibbia, ma il presidente non ha avuto il coraggio di dire una sola parola su quanto è avvenuto”.

Meunier, gli attacchi sono una diretta conseguenza del film su Maometto o si tratta soltanto di una scusa?

Si tratta di una reazione sproporzionata, ed è stata utilizzata per radunare le masse e in particolare per prepararsi per il prossimo referendum costituzionale e portare lo schieramento islamista a votare a favore del quesito cui si oppongono invece le forze laiche.

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