Audizione storica al Parlamento Europeo – Fondazione Novae Terrae

Sembrava di essere in un film giallo. Ma il risultato non poteva essere migliore per i sostenitori dell’iniziativa cittadina europea “One of Us”. Non si era mai visto prima d’ora al Parlamento Europeo un dibattito tanto sincero, onesto e di un livello così elevato riguardo le contraddizioni dell’UE sul tema della protezione di ogni essere umano fin dal concepimento.
Hearing 1 01Cosa è accaduto dietro le quinte
Due giorni prima dell’audizione, il Comitato dei Cittadini ha ricevuto una lettera con l’agenda modificata senza il consenso del Comitato. In realtà il Parlamento ha provato a dare il minor spazio possibile ai rappresentanti di One of Us durante l’audizione, dando invece maggiore spazio ai membri del Parlamento. Date le controversie innescate da One of Us negli ultimi due anni in vari circoli, sembra che alcuni membri del Parlamento abbiano tentato di dare una lezione ai rappresentanti dell’iniziativa, piuttosto che ascoltarli, come si dovrebbe fare durante un’audizione.

È stato alquanto scioccante: nella prima fase hanno parlato quattro parlamentari e due commissari, prima ancora di permettere al Comitato di presentare l’iniziativa e gli obiettivi.

Come se non bastasse, pochi giorni fa un parlamentare ha affermato pubblicamente che l’unico motivo per cui voleva partecipare all’audizione era lo scopo di demolire One of Us, che ha definito come “un branco di estremisti religiosi”.

Nelle prime ore di questa mattina è stata inviata una lettera di protesta con una richiesta urgente, ovvero di modificare l’agenda dell’audizione, al Presidente Martin Schulz e ai quattro presidenti delle commissioni parlamentari che dovevano intervenire durante l’audizione.
Alle 8.50 di questa mattina, mentre 400 persone attendevano con ansia l’inizio dell’audizione, Gregor Puppinck, rappresentante del comitato One of Us, ha minacciato di cancellare l’audizione nel caso il parlamento non avesse rivisto l’agenda, che aveva l’unico scopo di rendere l’audizione falsa, in modo da limitare la libertà di esprimere i punti chiave dell’iniziativa.

Finalmente alle 9.15 l’audizione ha avuto inizio con 15 minuti di ritardo, con un’agenda modificata che si attenesse alle richieste di One of Us.
Dal quel momento in avanti abbiamo assistito a un dibattito sofisticato, il miglior dibattito mai tenutosi al Parlamento Europeo, sul divieto di stanziare fondi europei a favore di qualsiasi attività che preveda o presupponga la distruzione di embrioni umani.

A nome di One of Us, Gregor Puppinck ha aperto il dibattito affermando: “La nostra richiesta è semplice, precisa e conforme alla normativa europea. Chiediamo di includere una clausola etica all’interno della regolamentazione finanziaria dell’UE, che vieti espressamente la distruzione di embrioni umani”.
La sua introduzione non ha lasciato spazio ad equivoci sugli obiettivi dell’iniziativa. È necessaria un’azione legislativa da parte della Commissione Europea. “L’audizione non è la fine dell’iniziativa cittadina, ma l’inizio di una procedura legislativa, e siamo determinati a portarla a termine.”

Successivamente sono state tenute due presentazioni tematiche; una sul tema della ricerca sugli embrioni tenuta dal professore Filippo Vari, il quale ha richiesto coerenza legale con il giudizio del caso Brüstle da parte della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, chiarendo una volta per tutte che l’embrione gode di protezione legale dal momento del concepimento. La seconda presentazione è stata tenuta da Sophia Kuby, direttrice dell’Osservatorio Europeo della Dignità, sullo sviluppo dell’Unione Europea e sull’aborto. Durante la presentazione, la direttrice ha mostrato i dati sulle sovvenzioni dell’UE stanziate in tutto il mondo per l’aborto, e ha chiesto alla Commissione Europea di alzare il livello etico e incrementare la coerenza legale delle politiche di sviluppo e di sanità pubblica.

Numerosi interventi dei parlamentari hanno sostenuto fortemente la richiesta di avviare una procedura legislativa per vietare le sovvenzioni da parte dell’UE per la distruzione degli embrioni.

Mentre i rappresentanti di One of Us e i parlamentari favorevoli all’iniziativa hanno offerto spunti di riflessione, esempi pratici e dati scientifici per sostenere la propria causa, la maggior parte dei membri del parlamento contrari all’iniziativa hanno espresso critiche infondate, errori di interpretazione riguardo agli obiettivi dell’iniziativa, come “l’essere contro le donne”, “contro lo sviluppo” ed altre accuse che potevano essere facilmente evitate, se solo questi parlamentari avessero letto i punti dell’iniziativa.
L’intervento da parte della Federazione Umanista Europea dà un’idea degli argomenti trattati per contrastare l’iniziativa.

Puppinck ha concluso il dibattito affermando che il rifiuto dell’iniziativa “One of Us”, che ha rispettato tutti i criteri della Commissione Europea, può essere definito come un abuso di potere. La Commissione aveva già verificato e confermato che la proposta legislativa di One of Us appartiene nell’ambito di competenza dell’UE, rispetta la normativa europea e i diritti fondamentali. Inoltre, la legittimità politica dell’iniziativa è già stata dimostrata dal numero di firme raccolte, il doppio del minimo richiesto (1,7 milioni di firme registrate, oltre 2 milioni di firme ricevute).

Puppinck ha sottolineato che non è compito della Commissione Europea stabilire se l’iniziativa sia politicamente opportuna o meno. Al contrario, per rispettare il principio di democrazia partecipativa stabilito dal Trattato di Lisbona, la Commissione Europea ha l’obbligo di rispondere alle petizioni, introducendo un processo legislativo completo secondo le richieste di One of Us.
Europe Dignity Watch

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