Bagnasco confermato alla guida della CEI: ‘Famiglie fatevi avanti! stop alle persecuzioni religiose, sostegno allo sviluppo sociale’ | Da Porta Sant’Anna

Don Salvatore Lazzara| 22 settembre, 2014

Il quotidiano Avvenire rende noto che da oggi a mercoledì, si riunisce il Consiglio episcopale permanente della Cei. Il Cardinale Angelo Bagnasco ha aperto i lavori, ricordando la presenza di Papa Francesco all’Assemblea generale di maggio, durante la quale è stato rivisitato Statuto e il Regolamento Cei. Le modifiche apportate andranno in vigore alla scadenza dell’attuale mandato del presidente, ha aggiunto l’arcivescovo di Genova, confermato alla guida della Conferenza episcopale italiana fino al marzo 2017. Alla vigilia del Sinodo straordinario dei vescovi sulla famiglia Bagnasco ha ricordato le sfide attuali per i pastori: «L’educazione all’amore che non è pura emozione, la consapevolezza del sacramento del matrimonio e della sua grazia, la preparazione al matrimonio come cammino di fede, la coscienza che l’amore di coppia chiede di essere difeso, alimentato e risanato quando viene ferito, la difficile educazione dei figli, l’armonizzazione dei tempi della famiglia e quelli del lavoro, le situazioni di separazione e divorzio, le convivenze». Un orizzonte ampio che «sarebbe gravemente fuorviante ridurre alla prassi sacramentale dei divorziati risposati, come sembra essere indotto dalla pubblica opinione». “In un tempo e una società che tentano di appiattire il pensiero su posizioni che vanno in direzione di una lenta e inesorabile deriva nichilista, facciamo nostro l’appello lanciato dalla Conferenza Episcopale Italiana affinché vi siano luoghi dove denunciare la vacuità di questa cultura imperante per promuovere invece ‘una parola che ha il coraggio di andare contro corrente’ ogni giorno”, così Paola Ricci Sindoni, presidente nazionale dell’Associazione Scienza & Vita, commenta la Prolusione del Cardinale Angelo Bagnasco. “La maggioranza del nostro Paese e il sentire comune condividono nel profondo che i valori della vita e della famiglia sono ancora le basi fondative del nostro tessuto comunitario e non possono né devono essere intimiditi o ridotti al silenzio dalla prepotenza di lobby minoritarie. Occorre smascherare le trappole mistificanti del pensiero unico, frutto del relativismo etico, per ridire con energia le prospettive di una speranza sociale che passi attraverso l’attenzione e la cura per quanti sono messi al margine della grande storia: i più poveri, i fragili, i più soli. In un mondo che nel falso mito della costruzione di una società senza responsabilità e senza limiti passa anche attraverso la sistematica emarginazione di chi vi si oppone, l’unica risposta possibile è quella che richiede vigilanza e coscienza critica formata dalla Verità unica, condivisibile e accogliente”. Raccogliamo la preoccupazione espressa dal Cardinale Presidente, consapevoli che è solo attraverso il dialogo e il recupero critico e costruttivo dei valori antropologici ed etici che si può ricostruire ogni giorno la cultura dell’incontro. Siamo convinti che questo è il compito che Scienza & Vita ha davanti, nella convinzione che si neutralizza il dogmatismo del pensiero omologante solo con la pratica dell’ascolto, della condivisione e della proposta.

Le persecuzioni religiose. Nella prolusione c’è anche il monito contro l’intolleranza religiosa, «vergogna terribilmente attuale». Bagnasco ricorda l’appello della Chiesa al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite contro il «silenzio imbarazzante» e perché i cristiani nel mondo – come le altre minoranze religiose – possano tornare nelle loro case liberi e in pace. Bagnasco ha ricordato l’uccisione delle tre suore saveriane in Burundi. “Dal feroce e continuo spargimento di sangue di tanti cristiani, si resta inorriditi e increduli – ha detto -poiché fino a ieri nella coscienza collettiva si pensava al martirio come ad una drammatica pagina di epoche lontane, così non è!”.  

Il Paese. Dall’analisi delle tensioni e dei conflitti internazionali, e del fenomeno del terrorismo, il presidente della Cei stringe lo sguardo sul Paese. Sui troppi migranti morti nel Mediterraneo («Dov’è l’Europa? Vogliamo vedere l’Europa casa dei popoli e delle Nazioni. Casa, non “albergo” dove i più ricchi e potenti possono meglio alloggiare») e sulla crisi e la «depressione spirituale» di un’Italia che chiede «riforme strutturali, più ampie partecipazioni imprenditoriali, investimenti, visione industriale, reti solide affinché i piccoli possano trattare con i grandi, ricerca e continua innovazione per non essere imitati e penetrare mercati nuovi». E che invece è sotto lo scacco di «occupazione difficile, fisco predatorio, burocrazia asfissiante». Da qui l’appello «a tutti i responsabili della cosa pubblica, a coloro che hanno risorse finanziarie o capacità imprenditoriali, di fare rete “super partes” poiché la gente è stremata e non può attendere oltre».

Educazione e totalitarismo culturale. Entra in gioco anche la scuola, che per Bagnasco deve «educare a pensare». «Viviamo nella cultura dell’apparenza, in una specie di bolla virtuale piena di fantasmi e di miti che abbagliano ma che sono vuoti. Una bolla che continuamente dispensa sogni di cristallo destinati a frantumarsi sotto i colpi della vita. E quanto più i burattinai del mondo se ne accorgono, tanto più la gonfiano – questa bolla – perché continui a incantare. Ma l’uomo non può vivere sempre nel vuoto”. Dopo la prolusione del cardinale Angelo Bagnasco, i lavori si concentreranno sulla preparazione dell’Assemblea generale straordinaria della Cei (Assisi, 10-13 novembre 2014), dedicata al tema della vita e della formazione permanente dei presbiteri; la preparazione nelle diocesi del 5° Convegno Ecclesiale Nazionale (Firenze, 9-13 novembre 2015); le iniziative per l’Anno della vita consacrata, che sarà celebrato nel 2015. La conferenza stampa del segretario generale, monsignor Nunzio Galantino, con la presentazione del Comunicato finale, è fissata per venerdì 26 settembre.

DonSa*

*alcune fonti dell’articolo sono tratta da: avvenire.it

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