Beach steward, team senza donne «Per non offendere i musulmani»

di Mauro Zanutto

da corriere.it – JESOLO—Nessuna donna tra i beach steward, per non offendere la religione musulmana. Per l’estate 2013 la task force steward di spiaggia sarà composta da soli uomini. «Nessuna discriminazione», premette il numero uno di Federconsorzi, Renato Cattai. E’ stato lo stesso presidente dell’associazione che raggruppa i gestori dell’arenile jesolano a darne notizia il giorno di presentazione del servizio di spiaggia lanciato un anno fa, e ora tra i più clonati d’Italia. «Nel 2012 le ragazze hanno svolto benissimo il loro compito —ripete Cattai —ma abbiamo rilevato che in vari casi sono state motivo di tensione con gli immigrati e non certo per colpa delle operatrici». Il motivo? La diversa considerazione della donna nella religione musulmana. «Abbiamo riscontrato che il musulmano non tollera di essere rimproverato da una donna— continua Cattai —la considera un’offesa, si agita, risponde in malo modo, creando situazioni di tensione. E così abbiamo deciso di impiegare solo maschi».

Situazioni sfociate nel 2012 in schiaffi alla steward che aveva invitato l’extracomunitario ambulante a uscire dalla concessione. Per il resto servizio promosso a pieni voti dai turisti, tanto che consorzi e Comune l’hanno proposto anche per il 2013: assunti 50 beach steward, di cui 40 in spiaggia sette giorni su sette per sei ore giornaliere, dall’1 giugno all’8 settembre, più un’auto della vigilanza privata pronta a intervenire in caso di necessità su tutto il litorale. I beach steward si occuperanno di informazioni al turista e di avvisare ambulanti e massaggiatori abusivi che è vietata la sosta nelle zone in concessione, di rintracciare i genitori di bambini smarriti in collaborazione con i bagnini di terra e di salvataggio. «Sono il nostro biglietto da visita in spiaggia», spiega il sindaco Valerio Zoggia. «Distribuiranno materiale che informa i turisti di non acquistare materiale contraffatto, chi lo farà sarà passibile di sanzione e non avrà scuse— puntualizza il comandante della polizia locale, Claudio Vanin —. Questo servizio ha inoltre ridotto quasi a zero i nostri interventi in spiaggia, la maggioranza dei quali per futili motivi». Intanto su tutto il litorale veneto il maltempo continua a far danni sul fronte dei flussi turistici, o meglio a rovinare il fine settimana del Corpus Domini, che avrebbe potuto affollare le spiagge di nordeuropei. Alberghi e altre strutture recettive sono in forte difficoltà.

Uno dei casi più eclatanti è il parco tematico «Aqualandia», che ha aperto dal 18 al 21 maggio con l’organico base di 150 dipendenti, ma a causa della pioggia ha dovuto chiudere e rinviare l’apertura all’1 giugno, tempo permettendo. «Danni a me e ai tanti ragazzi che ho dovuto lasciare momentaneamente a casa, anticipando ferie e permessi— spiega il proprietario Luciano Pareschi —. L’Aquafan di Riccione ha venduto 80 mila ingressi in preacquisto agli alberghi, qui purtroppo è diverso. Non aprirò mai più a maggio». Unica consolazione due riconoscimenti ottenuti da «Aqualandia» per la qualità dei servizi, tra i quali un «Certificato di ecccellenza 2013» assegnato dal portale «Trip Advisor».

http://corrieredelveneto.corriere.it/veneziamestre/notizie/cronaca/2013/30-maggio-2013/beach-steward-team-senza-donne-per-non-offendere-musulmani-2221401807583.shtml=

Fonte: Beach steward, team senza donne «Per non offendere i musulmani».

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