Beirut: tra gli 8 morti anche il capo dei Servizi | Mondo | www.avvenire.it

Il generale Wissam al Hasan, capo del servizio informazione della polizia libanese è stato ucciso con almeno altre sette persone dall’esplosione di un’autobomba avvenuta nei pressi di piazza Sassine, nella parte orientale di Beirut, una zona ad alta densità di negozi e ristoranti. L’attentato si è verificato all’ora di punta e ha provocato anche 80 feriti. Impressionante la scena dell’attentato: l’ordigno ha scavato un cratere e ha distrutto le facciate dei palazzi.

L’esplosione è avvenuta intorno alle 15 (le 14 italiane) in via Ibrahim Mounzer, nel quartiere centrale a maggioranza cristiana. Ad accreditare l’ipotesi che l’esplosione sia stata causata da un’autobomba la presenza di pezzi di automobile ovunque, anche a 20 metri d’altezza in un cantiere edile.

Nella stradina stretta vi sono diverse auto distrutte, un tappeto di frammenti di vetri e diversi edifici circostanti sono seriamente danneggiati. Sul posto sono subito arrivati diverse ambulanze e decine di militari e agenti di polizia, che hanno isolato la zona.  L’esplosione è avvenuta a qualche centinaio di metri da una sede della Falange cristiana, in prossimità della quale il 14 settembre 1982 fu ucciso l’allora presidente libanese e fondatore della Falange, Bashir Gemayel.

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