Bimbi down: genocidio silenzioso e inaccettabile – Notizie Pro Vita

30/04/2019

Il mondo sembra essersi svegliato dal torpore dei propri misfatti, ma ancora molto resta da fare e altre campane dovranno suonare per risvegliare la coscienza dei crimini e dei genocidi compiuti nel secolo scorso. Mentre sui massacri nella ex Yugoslavia, la pulizia etnica e il genocidio in Ruanda già vediamo alcuni ‘esami di coscienza’, sul terribile genocidio silenzioso dei bimbi down il silenzio tombale pare prevalere.

Con coraggio, ancora una volta, ad alzare la voce e rompere questo colpevole velo di ipocrisia si è mossa la Santa Sede, con un discorso alle Nazioni Unite cancellato dai mass media in tutto il mondo. La situazione è «particolarmente acuta per le donne e le ragazze con sindrome di Down», ha affermato l’Arcivescovo Auza, Nunzio Apostolico e Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite. Stava parlando a un evento chiamato Protezioni sociali per donne, ragazze e tutti quelli con sindrome di Down, tenutosi il 21 marzo alle Nazioni Unite a New York. Il rappresentante della Santa Sede ha protestato contro Paesi che, con il pretesto di «eliminare la sindrome di Down», eliminano «quelli con la sindrome di Down».

Il Nunzio si è scagliato contro molti Paesi delle stesse Nazioni Unite che «nonostante la Convenzione sui diritti delle persone con Disabilità» e «nonostante l’impegno dichiarato dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite», sono «favorevoli al genocidio». Citando il professor Jérôme Lejeune, che ha scoperto la causa della sindrome di Down nel 1958, ha detto: «La medicina diventa scienza pazza quando attacca il paziente invece di combattere la malattia». L’arcivescovo Auza ha anche osservato che non ci sono «protezioni sociali per le persone diagnosticate nell’utero con un terzo cromosoma 21». Ha poi aggiunto che «i loro bisogni speciali sono spesso trascurati, anche da parte di una comunità internazionale impegnata a parole a non lasciare indietro nessuno».

Tuttavia, «il 99% di quelli con sindrome di Down dice di essere felice della propria vita», dimostra uno studio del 2011 riferito dall’arcivescovo Auza. Questo studio mostra anche che «il 99% dei genitori dichiara di amare il proprio figlio con sindrome di Down e il 79% afferma che la sua visione della vita è più positiva a causa del figlio». Dunque i bambini Down e le loro famiglie sono semplicemente tra i più felici gruppi di persone viventi e il mondo è più felice grazie a loro. Nelle organizzazioni internazionali, impegnate a eliminare ogni forma di discriminazione e valorizzare invece le diversità, queste parole vere possono aver squarciato il silenzio su quel genocidio degli innocenti che stiamo vivendo ogni giorno: ogni giorno si abortiscono senza nessun pudore migliaia di bimbi down in tutti i Paesi occidentali. Un genocidio figlio della menzogna e della ipocrisia che non si può tacere.

 

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