Blogger gay: Italiani, opponetevi al progetto di legge sulle unioni civili | Fondazione Novae Terrae

legge-omofobia-protestaLa maggior parte degli italiani che si identificano come ‘gay’ non è interessata al ‘matrimonio gay’ o alle unioni civili, ecco cosa ha affermato uno scrittore gay cattolico a LifeSiteNews in un’intervista.
“Vorrei svelare qualcosa che forse nessuno ha il coraggio di dire: l’Arcigay rappresenta solo una piccola parte del pensiero delle persone con impulsi omosessuali. Il re è nudo!”

Il noto blogger romano Eliseo del Deserto continua la campagna individuale a favore di un orientamento gay diverso da quello concepito dal movimento omosessualista globale: un orientamento di castità volontaria e riconciliazione con Dio, un percorso che, secondo lui, è l’unica via per raggiungere la pace interiore e la crescita sentimentale.
“Unioni civili? No, grazie. Senza dubbio ci sono diritti legati alla convivenza che andrebbero riconosciuti, ma la famiglia è un’altra cosa. Il matrimonio è un’altra cosa”, ha affermato.

Con l’annuncio di Matteo Renzi, ovvero che entro settembre verrà presentata in Parlamento una proposta di legge sulle unioni civili, il movimento omosessualista italiano ha raggiunto obiettivi senza precedenti. Citando in particolare l’esempio della recente legge britannica sul ‘matrimonio gay’, che in un solo anno è passata da unione civile alla ridefinizione del matrimonio, Renzi ha promesso che la legge sopracitata darà alle coppie omosessuali tutti i diritti e i privilegi del matrimonio naturale, a eccezione dell’adozione.

Tuttavia Eliseo del Deserto afferma che queste leggi sono ben lontane dalla vera realtà delle comunità gay. Ha preso ad esempio un sondaggio americano tra i consumatori ampiamente pubblicizzato, condotto tra il 2003 e il 2004, secondo il quale il 31% delle relazioni gay dura da uno a tre anni, mentre il 29% da quattro a sette anni. Secondo Eliseo, è ovvio che il matrimonio non sia un’istituzione adatta agli uomini omosessuali. Indicando l’esempio britannico, afferma che una volta che questi cambiamenti legislativi sono stati attuati, “la percentuale di ‘matrimoni’ tra persone dello stesso sesso sarà molto bassa”.

Eliseo ha messo in guardia dal fatto che la proposta di legge potrebbe passare con facilità e in modo inosservato. “La maggior parte degli italiani non è consapevole dei cambiamenti che Renzi vuole attuare, specialmente riguardo ai temi dell’etica e della famiglia. Ma ormai sarà troppo tardi.”
“Nel vortice delle varie emergenze italiane, come l’economia, l’immigrazione e i rapporti con l’UE, Renzi sta solo cercando di non affondare.”
Ha inoltre aggiunto: “Renzi è un cattolico convinto come me, quindi vorrei dirgli, da fratello maggiore, che ho vissuto da omosessuale. Inizierei affermando che tra tutti i problemi che abbiamo in Italia, le unioni civili non sono certo una priorità”.

Guardando al futuro, Eliseo afferma che la proposta di legge sulle unioni civili, qualunque cosa dicano Renzi e coloro che la promuovono in Parlamento, è solo l’inizio, come è avvenuto in altri paesi. “Penso che lo scopo principale di questa politica è ottenere l’adozione di figli da parte delle coppie omosessuali e la legalizzazione dell’utero in affitto. Sebbene il programma di Renzi sulle unioni civili escluda l’adozione, la proposta di legge prevede l’adozione dei figliastri, con gravi ripercussioni sull’educazione dei figli.”

Ma Eliseo non è ‘anti-gay’. Ogni due settimane scrive sul blog articoli sulla sofferenza delle persone con sentimenti omosessuali, ma contrariamente all’ostinazione del movimento omosessualista, sostiene la soluzione offerta dalla Chiesa, ovvero di abbandonare lo stile di vita gay attivo a favore del controllo della propria sessualità.

In un post del 28 maggio, ha scritto: “È difficile credere all’amore di Dio se non lo si sperimenta. Tante cose mi hanno fatto percepire l’amore di Dio, ma più di tutte la ‘confessione’. Una parola che forse per alcuni sa di ‘olio di ricino’, di purga che da piccoli si era costretti a deglutire per fare contenti mamma e parroco”.

È proprio nella confessione, chiamata anche il Sacramento della Riconciliazione, che Eliseo trova “il calore di un rifugio durante la notte” e “il luogo dell’incontro personale con un padre che non mi rimproverava, ma mi stava aspettando”.

“Attraverso il sacramento del perdono, incontro dopo incontro, ho imparato a conoscere l’amore di Dio, non così, in generale, ma in modo personale.” Nella Chiesa Cattolica, questo sacramento può essere ricevuto solo da parte di sacerdoti, che, come afferma Eliseo, con le loro parole di compassione, “goccia dopo goccia, hanno scolpito il mio cuore di pietra” e “sbloccano situazioni che come catene ci imprigionano”.

“Voglio ringraziare tutti quei sacerdoti audaci che mi hanno confessato in qualsiasi luogo, a qualsiasi ora del giorno e della notte prendendosi cura delle mie piaghe. […] Che sorpresa non ricevere uno schiaffo, ma un abbraccio. Solo così ho potuto imparare e conoscere che il perdono di Dio non ha confini, non ha limiti.”

Nell’intervista a LifeSiteNews, Eliseo afferma che il movimento LGBTI omosessualista è andato nella direzione sbagliata. “Sono convinto che finché le persone omosessuali continueranno a nascondersi dietro ai propri impulsi sessuali, creando false polarità tra ‘omo’ ed ‘etero’, la politica, la psicologia, i media ecc. continueranno a viaggiare su una strada falsa ed immaginaria.”
“L’unica differenza [tra i sessi] è ciò che è provato biologicamente, tra maschio e femmina. Come uomini e donne, noi abbiamo diritti e doveri universali.”
“E poi c’è la legge del buonsenso. Se un giorno un gruppo numeroso in tutto il mondo chiederà di avere il becco come le aquile, lo riconosceremo come diritto? In questo modo la nostra pazzia sarebbe simile alla loro.”

Quando gli è stato chiesto perché non abbia sostenuto il movimento LGBT, Eliseo ha riposto: “Siamo pronti a sostenere i diritti di tutti, anche degli animali, ma la maggior parte degli attivisti gay non sostiene i diritti delle famiglie naturali e soprattutto dei bambini”.
Ha fatto l’esempio del famoso caso di Adriano Celentano, che negli anni Ottanta ha causato scandalo per aver sostenuto una campagna contro la caccia alle foche con lo slogan “Sono figlio di una foca”.
Eliseo afferma: “Oggi voglio urlare: ‘Sono figlio di una madre e di un padre’”.

Nell’intervista gli è stato chiesto se in Italia ci sono molte altre persone nella sua posizione, ovvero cattolici praticanti omosessuali. Ha risposto: “Ce ne sono molti! Gli attivisti gay accusano spesso la Chiesa Cattolica di non accettare i gay. Non è vero. Molti gay hanno trovato rifugio nella Chiesa. […] La Chiesa è piena di persone gay che offrono le proprie ferite a Dio. Come disse Philippe Arino, cattolico francese omosessuale, “se offri le tue ferite a Dio, queste diventeranno un cuore aperto”.
“In una società dove tutto sembra possibile, l’etica sessuale cattolica viene dipinta come megalomania, e l’individuo non si sente completamente libero finché non dà libero sfogo ai propri impulsi sessuali.” Ma continua: “Una persona è veramente libera nella propria sessualità quando impara a gestire le proprie emozioni”.

“Ogni atto di amore ha un significato e tempo di maturazione: dalla carezza al rapporto sessuale. In questo la Chiesa non fa alcuna distinzione tra eterosessuali e omosessuali.”
“Diamo troppa importanza al sesso, quando invece dovremmo scoprire che il più grande amore, il culmine dell’amore, persino quello romantico, è l’amicizia.”
Ha inoltre aggiunto che gli omosessuali “hanno bisogno di entrare nella Chiesa, che siano uomini o donne, senza etichette”. Molti hanno subito distanze emozionali dai padri e isolamento dai conoscenti, e hanno portato avanti questo isolamento stringendo amicizie solo con omosessuali.

“Nei primi giorni del pontificato, Papa Francesco ha pronunciato parole indimenticabili: ‘Non fatevi rubare la speranza’. Noi cattolici ci facciamo spaventare da questa estenuante rivoluzione culturale e dalle battaglie ideologiche, facendoci rubare spazio di incontro sociale.”
“A un certo punto questa tendenza diventa uno stile di vita: tutti coloro che hanno un’opinione diversa dalla mia sono nemici, anche se sono cattolici. Dire la verità non significa necessariamente avere nemici. Una madre può dire al figlio di non mettere le dita nella presa elettrica, ma non per questo è nemico del figlio.”

LifeSiteNews

Fonte: Blogger gay: Italiani, opponetevi al progetto di legge sulle unioni civili.

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