Boko Haram, il braccio nigeriano di al Qaeda – Popoli

Lunedì 5 maggio, in un video di 57 minuti, Abubakar Shekau, il leader di Boko Haram, ha rivendicato il rapimento delle 276 ragazze che sono state portate via il 14 aprile da una scuola di Chibok, nello Stato nord-orientale del Borno, in Nigeria. Nel video non solo si rivendicava il rapimento, ma si annunciava che queste ragazze verranno vendute come schiave o date in sposa. Ieri, 7 maggio, altre undici ragazze sono state rapite dai miliziani di Boko Haram. La comunità internazionale ha reagito con sdegno. È stata lanciata una campagna mediatica (hashtag ) che ha visto in prima fila uomini e donne del mondo della politica e dello spettacolo. Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Italia hanno promesso di inviare specialisti per aiutare le forze armate nigeriane a liberare le ragazze.

Ma chi sono i miliziani di Boko Haram? E che cosa si propone questo movimento? Boko Haram (un’espressione che in lingua hausa significa «l’educazione occidentale è proibita») è un’organizzazione nata nel 2002. In essa si fondano due identità. La prima è l’integralismo religioso. I fondatori hanno sempre rivendicato un’applicazione letterale e rigida della legge islamica e del Corano. La seconda è la connotazione etnica. I miliziani sono tutti hausa, l’etnia che abita le regioni settentrionli della Nigeria e che si contrappone a quelle del Sud: gli igbo (cristiani) e gli yoruba (in parte ciristiani e in parte musulmani).

Fin dalle origini, i miliziani di Boko Haram hanno optato per azioni violente: incendi di chiese, omicidi di poliziotti, leader religiosi (anche musulmani), attentati dinamitardi, ecc. Si calcola che dal 2002 al 2013 abbiano provocato la morte di almeno diecimila persone.

La crescita di questo movimento è legata alle complicità di molti politici nigeriani che non solo hanno tollerato la violenza dei fondamentalisti, ma spesso hanno giocato su di essa per danneggiare gli avversari. Ma non vanno trascurati i legami con il fondamentalismo islamico internazionale. Da tempo i servizi segreti occidentali segnalano contatti continui tra i miliziani di Boko Haram e la rete di al Qaeda e con i movimenti africani ad esso affiliati: al Qaeda per il Maghreb Islamico (Mali e Algeria) e al Shabaab (Somalia). Si parla anche di cospicui finanziamenti da parte di alcune fondazioni della penisola araba.
Enrico Casale

viaBoko Haram, il braccio nigeriano di al Qaeda.

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