Card. Dionigi Tettamanzi, quel grande impegno sociale.

Nella ricorrenza della Sua Scomparsa. 

Una “voce” che sempre si è levata ed ancora continua ad elevarsi, mirata a concetti di carità cristiana e di solidarietà concreta, verso gli ammalati, specie quegli psico-fisici, dimenticati dalle Istituzioni, esseri umani che devono essere sempre tutelati nella loro dignità, nella loro precaria esistenza e non essere dimenticati. 

Quel grande impegno cristiano e sociale, Sua Eminenza Reverendissima, nato a Renate, in provincia di Milano, il 14.3.1934 entrò undicenne nel Seminario Diocesano di Severo San Pietro, dove iniziò gli studi, completati poi nel Seminario di Vengono Inferiore. 

Qui frequentò i corsi istituzionali di teologia, fino alla Licenza ottenuta nel 1957. 

Ordinato sacerdote dall’Arcivescovo Giovanni Battista Montini ed inviato a Roma frequenta la Pontificia Università Gregoriana, conseguendo il dottorato in Sacra Teologia.

 Rientrato in Diocesi  insegna come professore di discipline teologiche nei Seminari minori di Masnago e Severo San Pietro fino al 1966.

In seguito a Vengono Inferiore insegna Morale, svolgendo trattati del matrimonio e delle penitenza ed a Milano sotto il profilo dogmatico-morale e teologia pastorale .

Negli anni d’insegnamento si rivelò per la limpidità del pensiero, la semplicità incisiva dell’esposizione, nella convinzione del Magistero della Chiesa affrontando problemi morali nel campo della vita culturale , sociale e politica.

Autore di numerose pubblicazioni su temi di morale generale e speciale, in particolare sul matrimonio, sulla famiglia, sull’accoglienza dei nascituri, sul mondo della sofferenza  pubblicando numerosi scritti teologico-pastorali di alto livello. 

E’ facile descrivere l’uomo , perché i suoi scritti sono pervasi di umanità ed al servizio della persona nella sua totalità , soprattutto verso le coppie e le famiglie che possono conoscere, apprezzare e vivere il messaggio risplendente sui valori e sulla responsabilità dell’amore coniugale. 

Il 16 aprile 1978 il Comitato Permanente della Conferenza Episcopale Italiana lo nominò Consulente Ecclesiastico della Confederazione dei Consultori di Ispirazione Cristiana ed ebbi la fortuna di conoscere questo grande sacerdote colpendomi il suo “cammino”, con notevole umiltà, ma di proficuo intenso lavoro pastorale “mirato” alla “nuova evangelizzazione” soprattutto di tematiche sociali. 

Significativo il libro, fra tanti che mi donò , “L’Eutanasia :l’illusione della buona morte”, pubblicato in un periodo della storia italiana complessa ed inquietante , quando le motivazioni del ricorso all’eutanasia diventano e sono tutt’ora , banali cause e scuse dell’uomo , despota assoluto della vita e con il diritto a programmare, l’improgrammabile. Una tematica di pressante attualità affrontata a “viso aperto” con giuste naturali legali antropologiche argomentazioni sul diritto alla vita fino al suo declino. 

Le riflessioni del Cardinale Tettamanzi sottolineano l’urgenza di una testimonianza inequivocabile di servizio alla vita secondo l’insegnamento del S:Vangelo della carità, perché “più Parola e meno parole”, come scrive in un suo libro, cioè parole che abbiano un legame con quella Parola che si è fatta carne. 

Sul piano prettamente pratico, l’uomo Pastore e Teologo di coerente linearità, attira l’apprezzamento e la simpatia della gente comune perché guidato da una visione pienamente umana nella realtà quotidiana in una sintesi di non comune umiltà. 

L’attività pubblicistica, culturale e l’insegnamento non hanno impedito l’attività pastorale diretta nelle Parrocchie sia nella predicazione e sia nella conduzione di ritiri ed esercizi spirituali per le famiglie e per le persone consacrate. 

Nel 1987 fu chiamato a reggere il Pontificio Seminario Lombardo a Roma e il 1° luglio 1989 dal S. Padre Giovanni Paolo II° viene eletto Arcivescovo Metropolita di Ancona –Osimo .Nel 1991 ricopre l’incarico  di Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana e nel 1995 nominato Arcivescovo Metropolita di Genova , finché nel 1998 diventa Cardinale di Santa Romana Chiesa per poi diventare Arcivescovo di Milano. 

IL 24 luglio 2012 il Sto Padre Benedetto XVI° lo ha nominato Amministratore Apostolico di Vigevano. 

Nella attuale società, alquanto complessa, la Sua opera di fraternità e solidarietà continuano a coltivare e costruire l’identità individuale e collettiva. 

Gli obiettivi che persegue restano, al di là dei dogmi della Fede, nell’individuare problemi inerenti l’amore fraterno, nell’aiutare  persone e società nello spirito evangelico, soprattutto nell’agire su tutta la realtà sociale, sollecitando la formazione di una coscienza critica nei confronti di comportamenti sociali negativi. 

Un impegno di vicinanza sociale, quella del Cardinale Tettamanzi, che ben merita la qualifica di missionario e che nella “persona” ricordo sempre con grande amichevole affetto, formulando l’augurio con la Comunità tutta di ancora individuare i problemi, analizzare le componenti, indicare le soluzioni continuando giorno per giorno a servire l’uomo cosciente di servire il Signore. 

A nome personale mi permetto ricordarLo, assicurando  la nostra preghiera affinché il Signore conceda ricompense per il Suo trascorso Episcopale ed alla Santa Chiesa Universale. 

Franco Previte

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