Case cristiani bruciate Proteste nel paese

I movimenti cristiani hanno organizzato per oggi una protesta in numerose citta’. Sarebbero 300 le famiglie senzatetto, polizia fa 100 arresti

ISLAMABAD – I movimenti cristiani hanno organizzato per oggi una protesta in numerose città del Pakistan dopo che venerdì e ieri una folla di musulmani ha attaccato e semidistrutto nella Joseph Colony di Lahore circa 150 case e negozi sostenendo di voler punire un presunto blasfemo. Lo ha appreso l’ANSA a Islamabad. La principale manifestazione è stata organizzata nella stessa Lahore dove molte decine di cristiani si sono riuniti intonando canti e denunciando con slogan l’inazione del governo provinciale che non garantisce la loro sicurezza. J.Salick, noto leader cristiano ed ex ministro per le Minoranze che è alla testa della protesta nel capoluogo della provincia del Punjab, ha assicurato all’ANSA che “oltre 300 famiglie sono state depredate dei loro averi e hanno perso la loro dimora. Il governo – ha insistito – ha gravemente mancato nel difendere le minoranze”. A suo avviso le autorità “dovrebbero immediatamente indennizzare la gente con una cifra di almeno 1,5 milioni di rupie (11.500 euro) a famiglia, e non con le 200.000 (1.540 euro) annunciate”. Salick ha anche smentito le cifre fornite dal governo sulle famiglie danneggiate (150) che “sarebbero invece più di 300” perché “in ogni edificio vivono spesso due o tre famiglie”.

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