Casta Politica ?

Bisogna ringraziare a nome di tutta l’opinione pubblica per la serietà e la concretezza con cui il “Governo del Cambiamento” e le Istituzioni dicono di aver effettuato una decurtazione degli “stipendi” della “casta politica” !

Ma si vorrebbe conoscere, perché molti ce lo chiedono e che invocano una risposta, in termini pratici i “privilegiati” di cui sopra a quali rinunce e sacrifici si sottopongono quotidianamente per salvare l’Italia come è “costretto” a fare il comune cittadino ?

In un recente passato, non lontano, abbiamo visto molti cortei, molte dimostrazioni di piazza, molto vociare” dove si reclamano ogni sorta di qualsivoglia ulteriori diritti, compresi quelli in difesa dei cani e dei gatti ( per i quali abbiamo rispetto quali creature di un Ente Supremo Creatore), ma pochi, o nessuno in difesa del mondo della sofferenza con cartelli o recriminazioni inneggianti la carenza di interventi di natura Economica-Sanitaria sui Servizi Pubblici inerenti lo status sociale dei disabili fisici ed in particolare quelli sull’handicap mentale ! 

Ecco che per vivere c’è bisogno di verità,  per sopravvivere c’è bisogno di soldi, ma oggi 2018 per ottenere Servizi Sanitari si rischia di avere una Sanità lenta, inutile, molto lontana, che procura solo “ossa rotte” !.

Non è critica distruttiva, ma constatazione di fatti che avvengono quasi giornalmente !

Infatti le persone che entrano negli Ospedali da vivi rischiano di uscire “sbilanciati”, quelle sofferenti di una invalidità ed i loro familiari assistono ad una Sanità molto riduttiva ed alla continua diminuzione delle loro possibilità di condurre in ogni senso una vita dignitosa, ancora una volta dimenticati dalle manovre economiche in atto nella correzione del Bilancio dello Stato.

In Italia ogni anno vengono ridefiniti, collegati agli indicatori dell’inflazione e del costo della via, gli importi delle pensioni, assegni ed indennità che vengono erogati agli invalidi civili, ciechi, sordomuti e lavoratori con drepanocitosi o talassemia major, provvidenze economiche che a volte consentono solo di sopravvivere !

Bisogna ringraziare e con noi l’opinione pubblica per la serietà e la concretezza con cui il “Governo del Cambiamento” e le Istituzioni dicono di aver effettuato una decurtazione degli “stipendi” che competono ai componenti dei “privilegiati”.

Ma si vorrebbe conoscere perché molti ce lo chiedono ed invocano una risposta, in termini pratici i “privilegiati” di cui sopra a quali rinunce e sacrifici si sottopongono quotidianamente per salvare l’Italia come è “costretto” a fare il comune cittadino ?

Ritornando al “problema handicap mentale” visto come si procede in Italia, abbiamo richiesto alla Unione Europea, dove difetta un uguale vincolo giuridico, che ad un approccio di diritti umani faccia seguito quelli di una Normativa Legislativa Comunitaria ( una Direttiva Comunitaria  uguale in tutti gli Stati UE rivolta verso questo ambito sanitario ), dove le famiglie e l’opinione pubblica sono fortemente e molto preoccupati per il quasi continuo giornaliero evolversi di eventi delittuosi di vario genere, sul cui sfondo emerge l’alterazione della mente.

Tutto ciò ci porta a considerare questa “disfunzione” una malattia che distrugge il morale ed il fisico e che affligge soprattutto i giovani causando una vera e propria calamità sociale.

Non si possono considerare “tempi normali” l’aggressività tra parenti, consanguinei od altri dove spesso ci scappa il morto, le violenze sugli adolescenti, gli stupri molto ricorrenti, specie quelli su handicappati psichici incapaci di reagire, ebbene queste sono vere emergenze sociali, “tempi anormali” dettati, spesso, da menti psichicamente instabili!

Nonostante i vari solleciti, da parte mia affinché venga portata all’Ordine del Giorno dei Lavori Parlamentari le Petizioni giacenti da ben tre legislature in Parlamento per la discussione esame e conseguente stesura di un articolato o di uno strumento legislativo, a tutt’oggi ottobre 2018 nulla si è verificato di quanto proposto ed auspicato. 

Con l’opinione pubblica e le famiglie dei sofferenti psicofisici, chiediamo a gran voce ed attendiamo fiduciosi che i tempi di attesa non si dilungano ulteriormente e che la Istituzioni sappiano rispondere e corrispondere con solidarietà e concretezza alle democratiche richieste dei cittadini che anelano alla tutela dei diritti di questi “cittadini malati” ed alla sicurezza quotidiana per tutti gli altri cittadini.

E’ una grande possibilità gettata al vento, il non voler risolvere questa “patata bollente” molto scomoda, perché basterebbe così poco per rimediare al “problema” che si rileverebbe molto utile sul piano umano e sociale.

Finora è una sconfitta delle Istituzioni, Signor Presidente del Consiglio dei Ministri e delle Camere Legislative, da troppo tempo non è stato valutato quanto urgente e necessaria “problematica”, la cui non considerazione e valutazione va a danno delle famiglie e della società.

Perché non ritenerla prioritaria, invece di porre attenzione a cose astruse ?

E con le parole del Santo Giovanni Paolo II° : “Andiamo avanti con speranza !”

Previte

http://digilander.libero.it/cristianiperservire

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