Ce lo siamo scordati. Ma in Nigeria la violenza anticristiana continua | il Quintuplo

successi delle ultime settimane da parte delle autorità locali contro la setta islamista di Boko Haram avevano fatto sperare in un’ inversione di tendenza nella lotta al terrorismo in Nigeria. Poi erano arrivate anche qui, puntuali, le proteste contro il film «blasfemo» prodotto negli Usa e le vignette su Maometto pubblicate in Francia. Alla fine però, intrappolata in una situazione ad alta tensione, a pagare il prezzo più alto è stata ancora una volta la comunità cristiana del Nord. Che ha vissuto, suo malgrado, l’ ennesima domenica di sangue. Un nuovo attentato, non ancora rivendicato ma da molti attribuito proprio a Boko Haram, ha fatto così ripiombare il Paese nel terrore. Erano le 9 di mattina quando alla St. John’ s Church di Bauchi, capitale dell’ omonima regione, un kamikaze è entrato in azione proprio mentre i fedeli uscivano dopo la funzione domenicale. A nulla sono valse le misure messe in campo dalle autorità per garantire la sicurezza dei fedeli: un’ automobile si è diretta a tutta velocità verso l’ ingresso della chiesa ed è esplosa davanti all’ edificio. Lievi i danni alla chiesa, ma gli uccisi sono almeno tre (tra cui una donna e un bambino di otto anni) e una cinquantina i feriti.

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