C’era una volta la religione?

Secondo l’ultimo rapporto Gallup nel mondo diminuiscono i credenti. Il caso clamoroso dell’Irlanda dove la religiosità passa dal 69 al 47 per cento

di Alessandro Speciale

Nel mondo sempre meno persone si considerano credenti – a prescindere da quale sia la fede che professano e se frequentino poi effettivamente un luogo di culto con regolarità; ma in nessun Paese del mondo (con l’eccezione del Vietnam) questo calo è più rapido che nella ormai ex-cattolicissima Irlanda, ancora sconvolta dagli abusi su minori e dalle coperture dei pedofili nella Chiesa cattolica.

I dati – pubblicati nell’Indice mondiale della religione e l’ateismo, una ricerca condotta da WIN-Gallup International – mostrano che dal 2005 a oggi la percentuale di irlandesi che si definisce “religiosa” è passata dal 69 al 47% della popolazione: un calo del 22% superato di poco solo da quello registrato in Vietnam, dove si definiscono religiose solo tre persone su dieci.

Grazie a questo dato, l’Irlanda è entrata nella top ten dei Paesi meno credenti del mondo: una classifica guidata non sorprendentemente dalla Cina (dove solo il 14% delle persone si definisce religioso) e in cui compaiono anche Giappone, Repubblica Ceca, Corea del Sud, Francia, Germania, Olanda e Austria. In Irlanda le persone che non si considerano religiose – il 44% – sono ormai quasi di più di chi invece ritiene di avere una fede, mentre un irlandese su dieci ormai è un “ateo convinto”.

Cliccare sul link per leggere il resto dell’articolo →C’era una volta la religione? – Vatican Insider.

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