Chi ha paura di Chiara?

Chiara è stata una mamma che ha messo la vita dei suoi bambini prima della sua. Semplicemente. Grandemente. Non è morta per, non si è immolata. Ha “solo” detto, con il marito: i nostri bambini non si toccano Ci sono notizie, che sembrano incredibili, tanto sono inverosimili.
Prendo in prestito dal sito di Costanza Miriano il suo articolo appena pubblicato, perchè racconta una vicenda che se non l’avesse raccontata lei, avrei pensato fosse una bufala, una di quelle leggende metropolitane messe in giro tanto per alzare polvere. Invece no.

Chi ha paura di Chiara?
di Costanza Miriano

Ieri davanti alla scuola pubblica dei miei quattro figli, nel quartiere san Giovanni di Roma, c’era un banchetto per raccogliere firme contro la proposta di intitolare l’istituto a Chiara Corbella Petrillo, giovane mamma morta nel giugno scorso. La cosa per me ha dell’incredibile, e vorrei provare a capirci qualcosa, ragionando a voce alta.

Dunque, la scuola fino all’anno scorso si chiamava Manzoni. Adesso, dopo essersi unificata con una vicina media, è alla ricerca di una nuova denominazione. Saputo questo, l’assessore alla famiglia e all’educazione del Comune di Roma, Gianluigi De Palo, ha proposto, e sottolineo proposto, il nome di Chiara, che era del quartiere dove sorge la scuola, e che di certo è stata, per dire poco, una persona che ha saputo rispettare i bambini. La preside ha raccolto la proposta, l’ha girata a noi genitori, e i rappresentanti ci hanno chiesto di esprimerci sulle due opzioni: riprendere Manzoni o cambiare in Corbella.

Qualcuno ha detto sì (chi come me considera Chiara una sorella maggiore da imitare, chi non condivide ma apprezza il coraggio), qualcuno ha detto no per motivi estranei alla questione aborto (meglio figure significative nella storia della cultura), altri, infine, hanno detto no perché ideologicamente contrari. E fin qui, tutto normale.

Poi è arrivata una mail allarmata: si sta violando la procedura! Si attenta alla democrazia!! L’assessore ha annunciato la cosa come già fatta senza consultarci!!

Poiché conosco Gianluigi De Palo mi sembrava strano. È una persona con cui si può, forse, magari, anche non essere d’accordo, ma della cui correttezza e buona fede non si può dubitare. Così mi sono permessa di chiamarlo, e l’ho sentito davvero sinceramente rattristato dalla vicenda: non solo non aveva annunciato niente, ma d’accordo con Enrico, il marito di Chiara, e altre persone che le hanno voluto bene ha deciso di ritirare la proposta, perché Chiara, dice, non avrebbe mai voluto essere una bandiera contro qualcuno, né tanto meno dividere, o essere utilizzata per battaglie di principio che offendano qualcuno. Non amerebbe essere dipinta come un’eroina, una martire, una pasionaria delle battaglie antiabortiste. Chiara è stata una mamma che ha messo la vita dei suoi bambini prima della sua. Semplicemente. Grandemente. Non è morta per, non si è immolata. Ha “solo” detto, con il marito: i nostri bambini non si toccano, non faremo niente che li possa danneggiare o mettere in pericolo. Quello che è successo dopo – la malattia che l’ha portata alla morte – non lo ha certo cercato, anzi lo ha combattuto fino alla fine. Il fatto è che chi ha mosso queste infondate obiezioni procedurali era contrario nel merito …

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