CI VOGLIONO TOGLIERE ANCHE LA SPERANZA

Pubbliciamo quanto inviatoci dall’ “Associazione cristiani per servire ”  http://digilander.libero.it/cristianiperservire:

Signor Presidente del Consiglio dei Ministri : i malati mentali sono dimenticati, defraudati, ignorati ! Volete togliere anche la speranza ?

Sui temi più scottanti dei n/s giorni, dalle varie forme di handicap alla droga, dalla possibile eutanasia all’aborto ormai legalizzato, dagli orrendi omicidi ai malati cronici, quest’ultimi pare vengono “emarginati” negli ospedali e quanto attenta il vivere civile quotidiano, la nostra società, le Istituzioni ed il Suo Governo non devono rinchiudersi nei privilegi, ma è necessaria un’intesa verso l ‘equità, la giustizia, il bene comune .

Signor Presidente del Consiglio dei Ministri, è indubbio che da tempo in Italia si registrano tentativi di legalizzare l’eutanasia, trascurando problemi di assistenza ai portatori di turbe psichiche , ai malati cronici, soprattutto alle loro famiglie e per la sicurezza di tutti i cittadini . 

Eutanasia . Purtroppo c’é chi vorrebbe spingere la società ad essere selettiva sulla vita e sulla morte dei suoi membri : una licenza di uccidere, mentre siamo per la vita, dono incommensurabile del Creatore.

Malati psichici. Da oltre 34 anni l’opinione pubblica attende una riforma delle leggi 180 e 833 del 1978 in una legge-quadro dell’assistenza psichiatrica che non “vediamo “ nei Suoi programmi di Governo. Se non viene attuata subirebbe un lungo rinvio di anni, proprio per l’anticipata probabile consultazione elettorale !

Malati cronici. Una “novità” appare nello scenario della vita quotidiana in quanto, pare, si vada uniformando nelle strutture ospedaliere verso la persona disabile, in tarda età od agonizzante. Se vero, sarebbe un meccanismo incivile, un’aberrante metodologia, un atto verso la possibile morte, “budget del ricoverato, consistente in una “forma”di risparmio che restringerebbe i tempi di degenza del paziente, ancor più grave se i “malcapitati” sono, ripeto, persone in pericolo di vita, il tutto che costituisce una omissione di soccorso perseguibile con il diritto penale, “fuori” dall’Ordinamento Giuridico Italiano.

A quanti sono lontani dalla vita quotidiana ed indotti ad un ridotto concetto della vita e della morte, che costituisce una speculazione di basso livello, resta pressante una riflessione onesta, ponderata e seria !

Per questo é’ giacente in Parlamento, dal 30 ottobre 2009, una mia Petizione, assegnata col n. 787 alla Camera dei Deputati e con il n. 911 al Senato della Repubblica, senza aver ottenuto nessuna risposta dalle Commissioni Parlamentari competenti, dall’ex Presidente della “Commissione Parlamentare per il SSN” Sen. Ignazio Marino, né dal Presidente della “Commissione Parlamentare per gli errori della Sanità” ex On. Leo Luca Orlando.

La legge è uguale per tutti” e non vogliamo pensare come Tacito, insigne latinista di precetti morali, che profeticamente avvertiva “in repubblica plurimae leges” e noi aggiungiamo a volte ingiuste, non confacenti, disattente della realtà o prive di elementari cenni di democrazia!

Domenica 2 dicembre 2012 Benedetto XVI° all’Angelus ha fatto un accorato appello, molto critico per lo Stato Sociale che “dimentica” il mondo della disabilità, affermando “ Ogni persona, pur con i suoi limiti fisici e psichici, anche gravi, è sempre un valore inestimabile e come tale va considerata. Incoraggio la comunità ecclesiale ad essere attente ed accogliente verso questi fratelli e sorelle ed esorto i Lgislatori ed i Governanti a tutelare le persone con disabilità ed a promuovere la loro piena partecipazione alla vita della società “ ( ore 12 Angelus dalla finestra dello studio del Pontefice in Piazza San Pietro).

Vi è un urgenza di rimuovere i vari problemi sociali che attanagliano tante famiglie nelle diverse cause :

http://it.radiovaticana.va/news/2012/12/05/si_celebra_oggi_in_italia_la_giornata_della_salute_mentale/it1-644962

ma non dimentichiamo che urgono interventi socio-legislativi nei confronti dei pazienti psichiatrici,dei pazienti cronici”,ripeto, prima delle possibili elezioni politiche anticipate !

Signor Presidente del Consiglio dei Ministri, il mondo cattolico e della sofferenza anela :

a) l’aspetto legislativo, cioè leggi concrete ed attuabili che tutelino questo “mondo”;

b) l’aspetto economico perché con euro 267,57 mensili ( in media) consentono solo di sopravvivere ;

c) l’aspetto sanitario, per una assistenza sanitaria efficace e continua.

d) il “dopodinoi”, consistente nel confluire beni mobili, immobili in un Fondo che vanno in eredità ai disabili il giorno che resteranno soli. Questo “sistema” consentirebbe al disabile o all’handicappato psichico la sopravvivenza.

Purtroppo i 150 milioni di euro derivanti dal gioco d’azzardo previsti per la costituzione del Fondo Dopodinoi approvato dalla 12° Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati nel maggio 2012 è stato respinto dal Suo Governo,Signor Presidente ( dichiarazione in Aula Parlamentare dal Sottosegretario per le Politiche Sociali Cecilia Guerra ), mentre il Suo Governo intenderebbe ripristinare le risorse per i malati di “SLA”. Ma con quale criterio si discriminano gli “altri “ ?

Cosa chiediamo al Governo Monti ?

Bisogna tenere conto e quindi prioritario quanto abbiamo richiesto nelle n/s Petizioni n. 5 e 6 al Senato della Repubblica (Commissione XII° ) e n. 9 alla Camera dei Deputati ( Commissione XII°), ancora giacenti in Parlamento, per una legge-quadro nazionale, che poi ogni singola Regione l’approva a secondo delle situazioni locali.

1.)rivedere la legge Basaglia n. 180 e 833/1978 in soli due punti :

a.) l’autorizzazione al trattamento sanitario obbligatorio anche in assenza del consenso del paziente, almeno in determinate condizioni.

b.) la realizzazione di strutture territoriali di Riabilitazione di lunga durata per i casi più difficili da riabilitare, onde evitare che sulle famiglie gravi un carico insostenibile di disagio, costi e pericoli.

Queste due modifiche, con le dovute garanzie del rispetto del paziente e dei suoi familiari, non hanno purtroppo trovato l’attenzione di qualche Deputato, per cui il Testo Unificato Burani Procaccini Concordato con tutte le parti politiche si è arenato in Parlamento nel 2005. Perché ?

2.) La competenza di istituire Servizi di Riabilitazione territoriali e Servizi di vicinanza, che consentono di rilevare precocemente comportamenti anormali di pazienti noti o di persone ignote, è una competenza regionale. Purtroppo per la psichiatria si continua ad investire poco, malgrado l’evidenza che questa è un’area di disagio estremamente critica ed in aumento legata fra altro alla senescenza in forme miste ancora più complesse.

3.) L’aspetto sanitario è solo una parte del “problema”, in quanto l’aspetto sociale è altrettanto se non più importante. Il definire sostegni economici alle famiglie che si gravano dell’assistenza ai pazienti con handicap mentale, cioè il Fondo Dopodinoi, l’inserimento lavorativo e di sostegno con mediazione tra Azienda e paziente, il sostegno scolastico ecc., sono temi che competono ad altri Ministeri e che non sono mai stati affrontati in maniera decisiva.

4.) La prevenzione in età scolare dei disturbi del comportamento e delle psicopatie in Italia non viene fatta, malgrado si sappia che questa azione preventiva può consentire di affrontare le psicosi ( malattie del sistema nervoso dovute a causa congenite – nascita prematura, difficoltà respiratorie, lesioni celebrali ), mentre le nevrosi o turbe psichiche non psicotiche (sono la facile irritabilità, difficoltà motorie, totale mancanza di fiducia negli adulti, paura di andare a scuola o di stare insieme ai coetanei ) ed in particolare la schizofrenia in modo migliore e più efficace.

Per fare questo è necessario aprire un Tavolo Tecnico composto da rappresentanti dei vari Ministeri, delle Regioni e del volontariato, onde fare una proposta condivisa data l’attenzione massima che, non solo in Italia, è riservata al tema del disagio mentale.

La libertà e la democrazia ci consentono di esprimere il parere, pensando di più ai n/ concittadini inermi ed al bene comune !

Ci permettiamo solo di suggerire di continuare a “gridare” in maniera prioritaria i “problemi sociali” con la tematica della ragione, dapprima ai Suoi Ministri e poi ai Parlamentari,( non eletti, ma incaricati !), ma con “forza” e con l’autorità che non Le manca e che siano rese applicabili le attese della gente, della povera gente, volto della sofferenza od insofferenza del Paese.

Il n/s popolo, Signor Presidente del Consiglio dei Ministri guarda a Lei quale rappresentante, guida del nostro Paese, ma ha sete di verità, di equità, di onestà, di trasparenza, di autentici valori morali e civili ed attende da Lei un senso di giustizia .

Non ci deluda !

Grato per una cortese risposta, porgo deferenti ossequi.

E con le parole del Beato Giovanni Paolo II° :” Andiamo avanti con speranza ! ”

Dott. Felice  Previte

http://digilander.libero.it/cristianiperservire

10 dicembre 2012

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