Cinque domande ai parlamentari favorevoli

di Massimo Introvigne

Egregio Parlamentare,

Il voto di cento deputati di tutti gli schieramenti a favore della pregiudiziale di incostituzionalità relativa alla legge sull’omofobia dimostra che questa legge costituisce un problema. Mi rivolgo a Lei, che ha votato contro la pregiudiziale e si appresta ora a votare a favore della legge, chiedendoLe rispettosamente di rispondere, davanti alla Sua coscienza ma anche ai Suoi elettori, a cinque semplici domande.

1. In tutta franchezza, Lei ha letto il testo della legge? Se risponde di no, nonostante i Suoi numerosi impegni, avrà ancora tempo per leggerlo prima del voto definitivo. Se risponde di sì, non avrà difficoltà a rispondere alle domande seguenti.

2. È consapevole che la legge non serve a prevenire e reprimere le violenze, gli insulti e le minacce contro gli omosessuali, perché tali minacce, insulti e violenze sono già punite dalle leggi in vigore – anche tramite l’aggravante dei «motivi abietti», da decenni applicata a chi commette questi reati contro omosessuali in odio alla loro condizione -, e la legge non aggiunge né toglie nulla?

3. Le è chiaro che la legge punisce con la reclusione fino a un anno e sei mesi chiunque esprima idee che, agli occhi dei loro critici, implicherebbero una discriminazione degli omosessuali e dei transessuali? Lei sa che, secondo la Corte Suprema degli Stati Uniti – e secondo tanti altri, anche in Italia -, affermare che le coppie di persone dello stesso sesso non devono essere ammesse al matrimonio significa promuovere una discriminazione fondata sull’identità sessuale? Anche nel caso in cui Lei sia personalmente favorevole al riconoscimento giuridico delle unioni omosessuali, Le sembra giusto punire con il carcere chi manifesta un’opinione contraria alla Sua?

4. Lei è favorevole alle adozioni di bambini da parte di coppie omosessuali? Le è chiaro che la legge che sta per votare rischia di punire con un anno e mezzo di reclusione chi si dichiara contrario a queste adozioni e afferma che le coppie di persone dello stesso sesso sono meno adatte a offrire a un bambino una formazione equilibrata dalla presenza in famiglia delle due polarità maschile e femminile, così certamente, in senso etimologico, «discriminando» queste coppie rispetto a quelle formate da un uomo e una donna? Anche prescindendo dalla Sua personale posizione rispetto alle adozioni omosessuali, davvero Lei vuole che chi esprime questo tipo di obiezioni vada in prigione?

5. Nel caso Lei non sia favorevole al l’introduzione in Italia del «matrimonio» omosessuale, ha letto le dichiarazioni rilasciate a «L’Espresso» lo scorso 26 agosto dal relatore e principale promotore della legge contro l’omofobia, l’onorevole Ivan Scalfarotto, secondo cui tra questa legge e quella sul matrimonio omosessuale «una viene logicamente priva dell’altra»? Se le ha lette, che ne pensa? È consapevole che – non secondo gli oppositori della legge, ma secondo l’onorevole Scalfarotto -, votando a favore della legge sull’omofobia, Lei posa la prima pietra della casa dove si celebreranno anche in Italia i matrimoni omosessuali, con conseguenti adozioni? Lo ha spiegato ai suoi elettori?

Fonte: La nuova bussola quotidiana quotidiano cattolico di opinione online – Cinque domande ai parlamentari favorevoli.

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