Clonazione nell’Oregon, un’altra violenza sulle donne | l’Occidentale

di  Elena de Giorgio – 16 Maggio 2013

La rivista scientifica “Cell” ha appena pubblicato la notizia che nei laboratori dell’Oregon gli scienziati sono riusciti ad ottenere cellule staminali embrionali da cellule terapeutiche, usando quindi una tecnica di clonazione terapeutica. Nell’articolo di Cell, si fa un paragone tra il metodo che venne usato per far nascere in Gran Bretagna la pecora Dolly e quello degli scienziati dell’Università dell’Oregon.

Secondo Chris Mason, docente di medicina rigenerativa a Londra, è una scoperta che eguaglia quella dei Fratelli Wright, ma in Italia la notizia non convince l’on. Eugenia Roccella (Pdl), che afferma: “Nonostante il Nobel Yamanaka abbia sancito definitivamente l’importanza e la novità della sua scoperta, ci sono ancora ricercatori che insistono su una strada eticamente discutibile che sembrava superata”.

Yamanaka è il medico giapponese professore a Kyoto che nel 2012 ha ricevuto il Premio Nobel per la medicina. “La sperimentazione pubblicata su ‘Cell’,” prosegue Roccella, “e che oggi è sulle prime pagine dei giornali, presenta zone d’ombra fortemente problematiche di cui non si parla. La prima: ancora una volta gli scienziati scelgono di creare in laboratorio embrioni umani destinati alla distruzione, e questo nonostante oggi esista un’alternativa (il metodo Yamanaka)”. “La seconda: come nel caso del truffatore coreano Hwang Woo Suk, a cui la comunità scientifica ha inspiegabilmente fornito, per lungo tempo, credenziali di credibilità, qui è necessaria la compravendita di ovociti femminili, con i risvolti di sfruttamento che comporta”.

“Per la riuscita del metodo gli ovociti devono essere di ‘buona qualità’, inoltre, sul sito di Nature si può leggere che alle donne che hanno venduto i propri ovociti sono andati dai tre ai settemila dollari. Questa ricerca presuppone quindi che le donne mettano in commercio parti del proprio corpo, e che sia fatta attenzione ai criteri di ‘qualità del prodotto’, tra cui i dati genetici. E’ un’altra forma di violenza sulle donne, per cui però nessuno protesta perché non rientra nel politicamente corretto. Tutto questo non ci sembra un passo avanti per la ricerca ma un passo indietro per tutti.

Fonte: Clonazione nell’Oregon, un’altra violenza sulle donne | l’Occidentale.

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