Colombia, tre sacerdoti uccisi in 15 giorni | Mondo | www.avvenire.it

Tre sacerdoti uccisi in poco più di due settimane in Colombia. L’ultimo, in ordine di tempo è padre José Ancizar Mejia Palomino, 84 anni, morto il 2 febbraio nella sua residenza, a Caldas, comune di Riosucio. In un primo rapporto della polizia si legge che l’anziano sacerdote è stato trovato legato al letto con segni di tortura.
Padre Mejia Palomino apparteneva alla diocesi di Buga, ma esercitava il suo ministero pastorale nella diocesi di Pereira come cappellano dell’orfanatrofio “Sagrada Familia” e nella Casa per anziani “Luisa de Marillac”. In un comunicato, il vescovo, monsignor Rigoberto Corredor Bermúdez e il presbiterio della diocesi di Pereira, esprimono cordoglio per la sua morte. I funerali di padre Mejía Palomino si svolgeranno oggi, martedì 5 febbraio, nella chiesa di “Nuestra Señora de La Candelaria”.

Proprio ieri, il Presidente della Conferenza Episcopale della Colombia, il neo Cardinale Rubén Salazar Gómez, Arcivescovo di Bogotà, aveva esortato tutti colombiani ad avere fiducia nei colloqui di pace che si svolgono a Cuba fra delegati del governo e le FARC. Il Cardinale aveva però denunciato la violenza che ancora sconvolge alcune regioni del Paese, citando anche Riosucio di Caldas dove sono state uccise diverse persone che lavorano per la riconciliazione e promuovono la pace fra la popolazione.

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