Confessione di un musulmano tunisino convertito al cattolicesimo

AAhmed* (48 anni), vive in Francia da una decina di anni, ha voltato definitivamente le spalle alla sua Tunisia natale dove risiedono tuttavia i suoi figli e la sua famiglia. Evoca qui il suo percorso singolare che lo ha visto disconoscere pubblicamente la sua religione musulmana, convertirsi al cattolicesimo e pagare un pesante tributo.

Confessione raccolta da Samir Bouzidi

Ahmed, vivi finalmente in pace?

Vivo modestamente sul piano materiale. La mia nuova compagna mi aiuta molto a superare alcune prove.Ho scelto di mettere il mio destino tra le mani di dio che desidero servire in nome dei miei. Del resto, parallelamente alla mia attività professionale, studio per diventare diacono di chiesa.

Come, il figlio di una famiglia musulmana conservatrice che sei é arrivato a disconoscere la religione dei suoi nonni?

Sono effettivamente cresciuto in una famiglia tunisina derivata dalla classe media ed ho ricevuto un‘educazione rigorosa e tradizionale. Del resto, uno dei miei parenti è anche stato grande mufti della repubblica.
Credo che non abbia mai avuto la fede musulmana ma mi occupavano nell’apparenza di rispettare la sensibilità dei miei genitori e quella della mia famiglia. I rituali ed i divieti, li vivevo come una costruzione identitaria.
Con letà, ho iniziato a misurare le distorsioni tra la fede e la sua pratica. Quotidianamente, ero circondato da buoni musulmani, che professano di giorno delle lezioni di divieti religiosi, e che gli stessi appena la notte calava con le porte e finestre chiuse, non esitavano a stappare una birra. Questipocrisia collettiva, la respingevo profondamente.
È questa presa di coscienza che ha fondato la mia ricerca di unaltra identità religiosa.
Allora, mi sono messo in testa di studiare la Torah e la bibbia. I testi dei vangeli mi hanno rapidamente conquistato!

Come hai coltivato la tua fede cattolica?

Mentre mi cercavo ancora, un amico operaio, che aveva appena recuperato una biblioteca su un cantiere, mi fece come regalo di vecchi libri. La mia attenzione si é immediatamente riportata su un lavoro voluminoso dalla copertura di cuoio invecchiato. Era la bibbia! Col passare dei giorni, la aprivo affrettatamente, al riparo dallo sguardo dei miei parenti. Versetto dopo versetto, le mie credenze si rafforzavano. Fu la prima rivelazione della mia fede cattolicaPer perfezionare le mie conoscenze teologiche, sono in seguito rientrato sotto gli ordini per quattro anni al monastero di Cartagine.

Nel tuo percorso, hai incontrato altri apostati tunisini?

Dai cattolici, è piuttosto raro ma gli evangelisti fanno più recrute. Ho sentito dire di decine di nuovi convertiti fra i Tunisini.

Dopo questa conversione, c’è stata la discesa all’inferno sul piano sociale?

Mia moglie ha chiesto il divorzio il giorno dove ha scoperto la bibbia che dissimulavo sotto il materasso. Le notizie della mia conversione si sono diffuse rapidamente. La più giovane delle mie figlie ne ha sofferto molto psicologicamente poiché a scuola era regolarmente lobiettivo di derisioni: la figlia del kuffar (miscredente).
Nei giorni seguenti, ho perso tutta la mia famiglia di cui penosamente laffezione di mia madre che giurava soltanto su l’altro mio fratello musulmano dichiarato ma alcolico.
Il mio divorzio è stato pronunciato in meno di tre mesi e sono stato condannato a pagare alla mia ex moglie una pensione mensile equivalente al 400% dei miei redditi dellepoca.
Poichela mia famiglia ed il mio paese mi hanno lasciato, ho allora intrapreso lesilio verso la Francia.

È vero che una visita del vescovo di Tunisi ai fianchi del letto dellospedale ha dato una svolta alla tua carriera professionale?

, mentre ero ospedalizzato in una clinica a Tunisi per subire una grande operazione chirurgica, ho avuto lonore di ricevere la visita affettuosa del vescovo di Tunisi. Poiché ero alto funzionario tunisino, il mio ministro di tutela è stato immediatamente informato di questa visita e le sanzioni non sono tardate.Attorno a me, tutto il personale medico era emozionato ed ero diventato improvvisamente l’oggetto che occorreva rapidamente evacuare.
Tre giorni più tardi, mi invitarono ad uscire allora che non ero completamente rimesso dalla mia operazione abbastanza pesante. Le settimane successive confermarono la mia messa allo bando professionale.
Per finire, mi sono dovuto dimettere ed affondare in una profonda depressione.

Dinanzi a tanta ostilità, hai previsto di fare marcia indietro?

Mai! Aspiravo a vivere semplicemente la mia religione in tutta trasparenza. Ci tenevo a smarcarmi dai musulmani che avevo frequentato e che passavano il loro tempo a dissimulare pubblicamente le loro devianze.
La mia fede era più forte di questi ostacoli quotidiani. Come un simbolo, anche la cerimonia del mio battesimo a Tunisi é stata rinviata una prima volta a causa dellavviso di tempesta che era in vigore su Tunisi.

Oggi, ti sei ritrovato con la tua famiglia?

Soffro di non vedere più i miei figli anche se li ho regolarmente al telefono. Tutti e due hanno compreso la mia scelta e la rispettano.Quanto ai miei genitori e la mia famiglia, mi sollecitano esclusivamente per questioni materiali.

Quale sguardo porti sulla Tunisia attuale?

Sono molto ansioso per il futuro delle libertà nel mio paese. La rivoluzione ha galvanizzato le violenze. Gli stessi che ieri mi disprezzavano non esitano più ormai a minacciarmi fisicamente!

Dove é passata la cultura di tolleranza così caratteristica dei Tunisini? Ed il tuo ritorno in Tunisia è possibile?

Nella Tunisia attuale: impossibile quella dei nostri nonni: certamente!

*Nome modificato per preservare lanonimato e la sicurezza del nostro testimone.

http://www.tunisiensdumonde.com/interviews/2013/04/les-confessions-rares-dun-apostat-tunisien-ayant-renie-lislam-pour-se-convertir-au-catholicisme/

Fonte: Per un migliore islam e per la pace e l’amicizia tra i popoli: Confessione di un musulmano tunisino convertito al cattolicesimo.

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